L’idea dell’amministrazione comunale di Agrigento è un modello di raccolta differenziata di tipo misto che combina un servizio “porta a porta” con un servizio “di prossimità” con l’installazione di cassonetti “intelligenti”. “Questo perché – spiega l’assessore alla nettezza urbana Aurelio Trupia– ci sono zone della città dove fare il porta a porta diventa uno spreco di risorse, dove c’è lo spazio pensiamo di installare cassonetti intelligenti dove conferire i rifiuti, ad esempio nei grandi condomini. Nelle zone tipo in centro storico si continuerà a mantenere il porta a porta”. Un progetto che non piace all’ex sindaco di Agrigento, Lillo Firetto. Con la sua amministrazione, la raccolta differenziata è nata e preso piede e , adesso, pensa che l’idea della giunta Miccichè possa “far tornare indietro le lancette”. Firetto afferma: “Siccome non sono riusciti a proseguire sulla strada che avevamo tracciato, ora si sono messi in testa di tornare indietro di 5 anni. Quindi le sane abitudini dei cittadini virtuosi di Fontanelle, prima, e del resto della città, poi, che sono la stragrande maggioranza che ha consentito di portare Agrigento al 73% di differenziata con i connessi effettivi e potenziali benefici economici . Sarebbe tempo perso. Gli obblighi di adeguamento alle altre città italiane , europee, non contano. Le strategie per recuperare 20 anni di ritardi contano niente.”
Ma per l’assessore Trupia le cose non stanno così e replica: “Noi vogliamo portare avanti sempre il sistema della raccolta differenziata, nessuno la vuole eliminare. Non torniamo indietro. Il porta a porta così com’è per noi non va bene e lo abbiamo già detto in campagna elettorale. La raccolta porta a porta si continuerà a fare ma in forma diversa: con cassonetti ad accesso controllato, gli utenti verranno muniti di scheda. Abbiamo partecipato ai bandi del Mite e presentato una serie di progetti per finanziamenti , tra questi, per isole intelligenti. Guardiamo avanti come hanno fatto altre città italiane che, visto il costo enorme del porta a porta, si stanno orientando verso un sistema misto che consente di risparmiare e così gestire altre situazione come lo spazzamento e scerbamento che risentono di carenze organizzative per via di un contratto firmato del 2019 e di cui oggi ne piangiamo le conseguenze.”
Nella foto un esempio di isola “intelligente”