Tre impianti chiusi e uno a mezzo servizio. Così è nata l’ultima emergenza rifiuti, che la Regione sta provando a risolvere prima di Ferragosto.
Serviranno ancora 5 o 6 giorni per capire se si potrà tornare a una raccolta normale nel Trapanese, nel Catanese e nell’Agrigentino. Mentre per Palermo la partita sarà certamente più lunga e passa da un accordo che il Comune sta cercando con la Regione.
La sesta vasca di Bellolampo, a Palermo, è satura e perché entri in funzione la settima serviranno almeno altri 9 mesi. Da qui l’impasse che ha costretto il sindaco Orlando a spedire i rifiuti nel Catanese mentre l’impianto palermitano resta a mezzo servizio (lavora solo il Tmb, che separa l’immondizia dalle parti riciclabili): spedizione costosa che per essere garantita ha bisogno di una decina di milioni da qui a fine anno. Soldi che il Comune non ha. E per questo motivo ieri l’assessore Giusto Catania ha incontrato l’assessore regionale Alberto Pierobon. Un incontro definito cordiale ma che non ha portato soluzioni a breve termine.
Pierobon ha assicurato la collaborazione della Regione. Catania mostra ottimismo. Anche se bisogna fare i conti con le casse vuote della Regione. Per questo motivo la vera trattativa è in corso sotto traccia fra Orlando e Musumeci. E non avrà tempi brevi.
FONTE GDS
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