Dopo le rimostranze, anche vibrate dei sindaci di Ravanusa, Carmelo D’Angelo e Campobello di Licata, Giovanni Picone, rivolte alla Regione per la revoca del finanziamento da 10 milioni di euro che doveva servire a realizzare un impianto di compostaggio nella zona industriale della Valle del Salso, il dirigente dell’assessorato regionale all’Energia, Salvatore Cocina, ha convocato a Palermo il responsabile della Srr Ato Agrigento e il commissario liquidatore della Dedalo ambiente, Rosario Miceli che aveva seguito tutte le fasi del progetto. La riunione, scrive il GDS, si terrà nella sede dell’assessorato, domani pomeriggio alle 16. L’impianto, la cui progettazione inizia nel lontano 2008, è stato ripetutamente aggiornato su richiesta del competente Assessorato Regionale, ed è stato inserito da sempre nella programmazione regionale degli impianti compreso il «Patto per il Sud». Il progetto pensato per soddisfare le esigenze del conferimento della frazione umida per i comuni del territorio di competenza dell’ex Ato Ag 3 e precisamente Canicattì, Campobello di Licata, Naro, Ravanusa, Palma di Montechiaro, Camastra e Licata, essendo ubicato in zona baricentrica rispetto ai comuni citati e soprattutto essendo pubblico avrebbe consentito il conferimento della frazione differenziata umida con bassi costi per le comunità. Infatti, si otterrebbero ridottissimi costi di trasporto e bassi costi di conferimento, notoriamente l’impiantistica pubblica non persegue profitti ma esclusivamente la copertura dei costi.