Grande partecipazione di pubblico e apprezzamento degli ospiti per la presentazione della riedizione, dopo 40 anni, del volume “Agrigento minore. Le edicole sacre”, uno dei testi più noti e introvabili dello storico Settimio Biondi. Il volume ha inaugurato la collana dell’editore Medinova dedicata alla pubblicazione delle opere complete di Biondi, tra libri editi e inediti, che nel corso dei prossimi anni vedrà l’uscita di circa venti pubblicazioni. Il progetto nasce dalla collaborazione e con il sostegno dell’Ente Parco Valle dei Templi, ed è stato proprio il suo Direttore Roberto Sciarratta ad aprire con un saluto il lungo pomeriggio al Palacongressi di Agrigento manifestando l’immediato interesse culturale per questo impegno di salvaguardia della memoria storica attraverso gli scritti preziosi di Settimio Biondi e i suoi archivi. L’intera collana, precisano Sciarratta e l’editore Liotta, per volontà di Settimio Biondi, andrà sotto il nome di “Agrigento: storia e genio di un luogo” con volumi numerati di uguale formato nell’ordine di composizione della serie “Opere complete”. Dopo gli interventi di Adele Falcetta e di Cristina Iacono, il pomeriggio – interrotto più volte da lunghi applausi – ha visto il lungo intervento dell’ex Sindaco di Agrigento Calogero Sodano, che all’epoca aveva avuto l’idea di questa pubblicazione affindandola a Settimio Biondi, il quale ha rievocato gli anni in Comune e numerosi impegni culturali assunti con successo per Agrigento. Infine ha concluso l’incontro lo stesso Biondi con una lunga lectio magistralis sul libro, costituisce una importante testimonianza di un patrimonio artistico appunto ritenuto “minore” che esso mirava a preservare dall’oblio, e sul ruolo della ricerca storica per il presente di Agrigento nel rapporto tra la Valle e la Città, con numerosi ricordi personali e rievocazioni di illustri agrigentini del mondo culturale e politico. Alla fine, l’editore ha annunciato la prossima uscita del volume sul Settecento agrigentino che reca una bella prefazione di Leonardo Sciascia, che la famiglia Biondi intende donare a Racalmuto insieme a tutto l’epistolario tra lo scrittore racalmutese e lo storico agrigentino.
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