“Agrigento Capitale della Cultura 2025 potrebbe davvero rappresentare anche un fattore significativo nel superamento di alcune difficoltà occupazionali e demografiche”. Così ha spiegato,alla Commissione ministeriale per Agrigento Capitale Italiana della Cultura, Letizia Casuccio direttore generale di CoopCultura, società che dal 2017 è partner con l’Ente Parco Archeologico nella gestione dei servizi nella Valle dei Templi. La Casuccio, che ha fatto parte dello staff tecnico, della Delegazione agrigentina ascoltata a Roma in occasione della presentazione del dossier, ha spiegato nel dettaglio ai membri della Commissione, i benefici economici e sociali che potrebbero scaturire dall’Operazione, a partire da tutta una serie di lusinghieri dati circa i flussi turistici presenti nella Valle dei Templi di Agrigento e relativi incrementi;dal 2016 ad oggi, passati da 651.288 ingressi ai 910 mila dello scorso anno e a circa un milione di visitatori previsti per questo 2023. “Nel 2023 se i dati dei primi tre mesi si stabilizzeranno – dice Letizia Casuccio – si supererà il milione di visitatori. I dati rispecchiano una positiva tendenza del settore turistico degli ultimi anni ma la Valle dei Templi e il territorio registrano un risultato straordinario che supera le medie nazionali i regionali”.
“Per stimare il beneficio economico di un progetto come Agrigento Capitale della Cultura – continua Letizia Casuccio – occorre applicare all’investimento iniziale sostenuto, un parametro di ritorno dell’investimento che tenga conto degli effetti meritori delle attività culturali. Questo parametro è pari a circa 1,80 euro. Ciò significa che per ogni euro investito in Cultura si crea nel territorio un valore di circa 1,80 euro. Tale valore può essere assunto come parametro per la misura del valore sociale di un’attività culturale. Quindi è facile individuare come i 6.282.559 di euro di valore di investimento del progetto, porteranno al territorio un valore, tra economico e sociale, stimati di circa € 11.308.000, comparato con il moltiplicatore, che la nostra strutturaha individuato come impatto di valore aggiunto del Parco Archeologico della Valle dei Templi, ogni euro speso in cultura nel Parco ha avuto una ricaduta economica di 2,64 euro, il risultato nel 2025 potrebbe superare i 16 milioni di euro di indotto solo dalle attività culturali”.
Agrigento Capitale della cultura, poi, potrebbe avere un grosso impatto dal punto di vista dell’occupazione femminile, sostiene la direttrice di CoopCulture. “Secondo il rapporto di sostenibilità presentato dal Parco Archeologico della Valle dei Templi nel 2017 ogni euro speso in cultura nel Parco ha avuto una ricaduta economica di 2,64 euro. Allo stesso tempo per ogni dipendente del Parco l’impatto occupazionale è stato di 2,13 con un ingente aumento degli operatori dell’indotto. Se poi si considera la sola occupazione femminile, si può concludere che investire in cultura potrebbe avere un impatto positivo sul numero di donne impiegate. L’investimento in cultura – conclude Letizia Casuccio – è il più efficace intervento anticiclico utile a ribaltare la negativa tendenza dell’occupazione femminile che vede Agrigento come fanalino di coda italiano ed europeo”.
LORENZO ROSSO