Domenica 5 maggio 2019. Una data importante e a lungo attesa dagli abitanti di Favara Ovest e delle altre zone interessate dalle rettifiche territoriali. Domenica 5 maggio si andrà infatti al voto nei comuni di Agrigento, Favara e Aragona. L’iniziativa era stata portata avanti dal consigliere comunale di Agrigento Francesco Picone già ai tempi della sindacatura Zambuto, nella qualità di presidente della commissione consiliare che si occupava della problematica legata ai confini dei territori comunali.
Nella sala giunta del Comune di Agrigento, i sindaci di Agrigento, Favara e Aragona, Calogero Firetto, Anna Alba e Giuseppe Pendolino, si sono riuniti nel merito del prossimo referendum per la rettifica dei confini, e di alcune competenze connesse, delle tre città.
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Il tempo è giunto: domenica 5 maggio 2019 si andrà al voto nei tre comuni interessati dalla rettifica dei confini, ovvero Agrigento, Favara e Aragona. Questa mattina, presso il palazzo comunale della città dei Templi, i sindaci dei tre territori interessati hanno firmato il provvedimento che indirà la consultazione referendaria.
La zona interessata più popolosa è certamente la frazione di Favara Ovest, a ridosso della città dell’agnello pasquale ma territorio agrigentino sulle cartine geografiche.
Al voto saranno chiamati i cittadini residenti ad Agrigento, Favara e Aragona. Tutti potranno esprimere il loro parere, se approvare o meno la rettifica dei confini, ma il quorum sarà calcolato in base ai residenti delle zone direttamente interessate dalle modifiche.
Finalmente, dunque c’è una data. A questo cinque maggio si arriva dopo anni e anni di rimbalzi tra i consigli comunali dei tre Enti locali, “battaglie” e disagi da parte dei cittadini dei territori interessati e un referendum, che a più riprese, sembrava arrivare salvo poi sparire nel nulla. Poi le carte sono passate alla Regione e, dopo la firma del decreto di autorizzazione da parte dell’Assessorato regionale agli Enti locali, è stato stabilito per il 5 maggio prossimo il giorno della consultazione referendaria.