Dopo oltre un mese dal ritrovamento del corpo della trentottenne favarese Marianna Bello, travolta dal “fiume” d’acqua in piazza della Libertà al Conzu a Favara, all’esterno del convogliatore delle acque piovane è stato realizzato un recinto con paletti in ferro e catene. Lavori che sono stati disposti dal Comune. “Doverosa precisazione – afferma il sindaco di Favara Antonio Palumbo -. I lavori disposti dall’ufficio manutenzioni del Comune non hanno in alcun modo modificato il funzionamento o la funzionalità del convogliatore. Sono stati ritenuti necessari unicamente per ripristinare il decoro dell’area dopo i danni arrecati dall’ondata di maltempo dello scorso 1 ottobre e non solo”.
“Il posizionamento dei nuovi chiavistelli, ad esempio, è servito unicamente a sostituire quelli tagliati durante le operazioni di soccorso (che erano quindi già presenti il giorno della tragedia). Anche il posizionamento dei paletti con catena (presenti in passato, ma rimossi dagli incivili) ha come unico scopo consentire il rispetto del divieto di sosta ad auto e moto per evitare danni in caso di maltempo. Questo, unicamente, per ristabilire una corretta ricostruzione dei fatti”, conclude il primo cittadino.
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