Problemi a non finire sullo scenario nazionale con la difficile convivenza tar due Partiti di Governo con una diversa visione ideologica su tanti temi e costretti a trovare quotidianamente la quadra.
Problemi in una certa parte dell’Italia che pure sempre è stata quasi considerata un modello di riferimento e dove proprio in queste ore la terribile e delicatissima vicenda dei bambini, strappati con motivazioni mostruosamente falsate, alle famiglie per motivi di lucro, si va palesando sempre più scandalosamente grave. Al punto che si pensi che dietro gli abusi, ci sarebbe addirittura l’ideologia del movimento Lgbt.
E passando dai grandi ai piccoli problemi – se così possiamo dire – di un Comune caratteristico come Favara, spesso indicata, per la particolare tipologia del suo tessuto sociale, come un’immagine della Sicilia, ci imbattiamo nel clima di una vivace e amara ironia.
Ironia sulla Giunta al suo secondo rimpasto in tre anni, e ancora monca ! anche dopo la recentissima legge regionale, che, pare, darebbe alla Sindaca Alba – a sua discrezione – la possibilità di essere collaborata non più da sei ma da sette assessori…. ! Una battuta questa, ironica, ma che è forse la realtà.
Ironia anche sul Consiglio Comunale, all’interno del quale, malgrado tutto, sembra inspiegabilmente essersi rafforzata la maggioranza. E quindi la battuta ironica: “Adesso con 19 consiglieri di maggioranza, si può governare Favara bene”.
Facile comprendere e spiegare, dicendo anzitutto che il campo dove avviene lo scontro sono i social, dove si legge di tutto e di più, e dove in atto, come dicono gli esperti , ormai bisogna sapere riconoscere l’opinione prevalente.
Per capire ! è noto che nel giugno 2016 Favara si è totalmente consegnata al Movimento 5-Stelle, assicurandogli 14 Consiglieri Comunali su 24, ed eleggendo come Sindaca, plebiscitariamente, con oltre il 70% dei voti validi, la penta-stellata Anna Alba.
Adesso malgrado si colga sui social un malcontento generale per le inadempienze evidenti ed i ritardi sull’attuazione del programma, la maggioranza in Consiglio Comunale anziché restringersi, pare aumentata, essendo rimasta isolata ed ignorata una mozione di sfiducia, che alcune settimane fa era stata firmata e protocollata da parte di 4 componenti dell’opposizione.
Nel frattempo tanti gli eventi non positivi, come le dimissioni del capogruppo del Movimento 5-Stelle Sanfratello, le dimissioni di tre assessori non ancora tutti rimpiazzati; e ciò nel silenzio pressoché tombale , mentre sui social e sulla stampa non manca l’ironia e talvolta anche la critica pesante.
C’è chi dice che la politica è un’arte e come tutte le arti necessita di apprendistato, sacrificio, rinunce, creatività, impegno. E per questo si fa girare un video che riceve tante, proprio tante visite; un video del maggio 2016 in cui l’allora candidata-Sindaca spiega come i cittadini favaresi avrebbero fatto bene a fidarsi, perché il programma era stato proprio studiato e pensato per i problemi concreti di Favara, da gente che non aveva affatto improvvisato per la campagna elettorale, come avvenuto sempre in passato.
A me viene da dire: W la democrazia……. Questo video è molto interessante! Anzi storico, così come quello di qualche altro che in passato da cittadino col megafono, si batteva per un problema specifico e poi,- vedi caso – lo stesso, diventato sindaco, nulla faceva, nemmeno su quel punto, offrendo un clamoroso esempio di devastante incoerenza, che la TV locale ogni tanto impietosamente ripropone.
Verrebbe però proprio da stabilire che sarebbe interessante fare un collage di simili video, questi citati ed altri, ed in determinate occasioni di feste civili o religiose, pubblicamente, in uno schermo gigante, nella piazza principale di una Comunità, rivedere questi video, per sorridere, riflettere e far crescere una cultura diversa di coerenza e responsabilità.
Per chi è al governo della città, unitamente a quanti come Movimento politico, hanno chiesto e ottenuto la fiducia dei cittadini non sarebbe sbagliato, anzi….. sarebbe esaltare la democrazia, pubblicamente confrontarsi, dialogare, spiegare, ammettere ostacoli, fragilità, lentezze, trovare comunitariamente soluzioni per il bene comune.
Favara, malgrado tutto, vuole aprirsi al futuro. Lo ha fatto nel giugno 2016 votando, tra i tanti programmi, quello dei 5-Stelle. Un programma di radicale cambiamento e di rottura col passato, all’insegna della trasparenza. Ed il futuro politico non è di quanti presenteranno un programma da “ancien régime” , ma di quelli che offriranno maggiore credibilità per realizzare quel programma, compresa l’iniziativa avviata ed abbandonata del cittadino in Giunta. Leggevo e condividevo nei giorni scorsi che, “se non vogliamo che quelle istanze siano facile preda della strumentalizzazione e del qualunquismo, le istituzioni e le forze di intermediazione sociale devono sapersi dotare di strumenti nuovi e più flessibili in grado di garantire una partecipazione che non sia più espressa una volta ogni cinque anni attraverso il voto, ma che sia capace di coinvolgere le comunità nelle scelte più importanti e strategiche di trasformazione del territorio, …”.
Il futuro insomma non è, e non sarà di chi vuol tornare al passato. Naturalmente partendo anzitutto dall’ordinaria amministrazione, che a Favara come altrove lascia tanto a desiderare. Così come qualche cittadino attento ha scritto, che per ordinaria amministrazione si intende tenere pulito il paese, manutendere gli edifici comunali, curare la viabilità, evitare il disordine veicolare , avere particolare riguardo per i cimiteri, disciplinare la turnazione dell’acqua. E “dulcis in fundo” il problema della riscossione delle tasse. Questa Amministrazione ha iniziato col dissesto sino al 2015 e non pochi dicono che ha fatto bene. Ma l’assurdo sarebbe se fosse in corso un altro dissesto per questi anni dal 2016 in poi. Anche o meglio soprattutto questo un punto, su cui il silenzio appare davvero inspiegabile.
E nel caso che i frutti di un lavoro sotterraneo per aggiustare la macchina amministrativa – si dice – che si vedranno in futuro, questo deve essere spiegato alla luce del sole e potrebbe anche indurre a riproporre ancora, se nulla succede ed il Consiglio Comunale continua ad assicurare il consenso, fra meno di due anni, riproporre la stessa candidatura alla guida della città e sfidare il popolo sovrano nel segreto dell’urna.
Diego Acquisto