Il Gip del Tribunale di Caltagirone Giuseppe Tigano, in seguito all’accordo tra Procura e difesa, con l’applicazione di una condanna a 1 anno e 8 mesi di reclusione (con la sospensione della pena), ha ritenuto cessate le esigenze cautelari, revocando la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza, e dell’obbligo di firma, a carico di Salvatore Di Caro, 49 anni di Favara, coinvolto nell’inchiesta denominata “Sex indoor”, effettuata dai poliziotti del Commissariato di Caltagirone, e dalle Squadre Mobili di Agrigento e Catania, che ha portato anche alla chiusura di 4 case di appuntamento, in cui si esercitava la prostituzione, e bloccato un “giro d’affari” illegale stimato dagli investigatori in circa 130 mila euro l’anno. Il favarese – secondo l’accusa – aveva il compito di reclutare le prostitute, introdurle nel florido mercato Calatino, e occupandosi di accompagnarle in alcuni dei quattro immobili, dove si sarebbero svolti gli incontri a pagamento. Durante l’interrogatorio di garanzia il 49enne ha respinto le accuse affermando di essere soltanto un tassista e di aver accompagnato una sola volta due sudamericane all’indirizzo da loro richiesto.