Il liceo Politi di Agrigento avvia il progetto Teseo per dare voce alle identità violate attraverso il teatro attivo. Un’iniziativa promossa dal distretto Rotary 2110 Sicilia-Malta, in collaborazione con l’Università di Psicologia di Palermo.
Il progetto Teseo, intitolato “La sensibilità in scena: tecniche ed attività di teatro attivo per dar voce alle identità violate”, prenderà il via il 6 dicembre per la classe 2D LSU OPZ. E.S. , del Liceo Politi di Agrigento diretto dal Dirigente Scolastico Santa Ferrantelli (foto).
Questo progetto è promosso dal distretto Rotary 2110 Sicilia-Malta, con il coinvolgimento dei club di Agrigento e Licata, curato dal Dott. Angelo D’Alessandro, la Prof.ssa Mariaelena Turco e la Prof.ssa Daniela Traina, referenti del percorso, e con la partecipazione della Prof.ssa Marcella Riccobono, tutor d’aula.
“La sensibilità in scena” nasce come una campagna mirata di prevenzione, formazione e sensibilizzazione sul tema del disagio giovanile e delle fragilità adolescenziali. Questo percorso si sviluppa in collaborazione con l’Università di Psicologia di Palermo, con l’obiettivo di contrastare, quando possibile, un fenomeno che, nell’attuale intensificarsi e spettacolarizzarsi, acquisisce sempre maggiore rilevanza.
Affrontando la fragilità come un elemento che può separare gli individui, introducendo una cesura all’interno degli adolescenti e allontanandoli dai loro coetanei, il percorso mira a creare spazi di comunicazione aperti e contesti emotivi pre-strutturati. Questi permetteranno la creazione di laboratori formativi flessibili e accessibili, fornendo gli strumenti necessari per educare all’alfabetizzazione emotiva e a modelli di vita in sintonia col benessere e le relazioni sociali.
Questo laboratorio delle relazioni umane, attraverso l’utilizzo del teatro, favorisce l’espressione del sé, la comprensione dei propri punti di forza e fragilità, l’accettazione dei fallimenti e la gestione consapevole degli stessi. È un percorso volto a sviluppare la consapevolezza che l’esistenza si arricchisce nel coesistere, prendendosi cura e accettando la diversità semantica altrui.
Da questa scoperta e sperimentazione della peer education, nascerà uno spot di prevenzione e sensibilizzazione sul delicato tema delle fragilità giovanili.
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