Intervista al sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè.
“I punti forti che la nostra città potrà sfoggiare includono la ricchezza della sua storia e della cultura, la bellezza dei paesaggi naturali, l’ospitalità degli abitanti e la vivace scena artistica e culinaria.” Così il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, definisce per grandi linee il volto che la città mostrerà in occasione di “Capitale della cultura 2025”. Una nomina che è un grande onore e onere per la nostra città e che abbiamo voluto approfondire con il primo cittadino nell’ambito del progetto giornalismo della prima D del liceo classico e musicale Empedocle.
Sono stati annunciati 44 progetti organizzati per l’anno 2025. Potrebbe descriverne almeno alcuni più nel dettaglio?
“Tra i 44 progetti per il 2025 alcuni si concentrano sulla riqualificazione urbana, altri sulla promozione delle arti locali, mentre altri ancora mirano a potenziare il turismo sostenibile e la partecipazione della comunità.”
La Giunta Schifani aveva inizialmente stanziato 10 milioni di euro per Agrigento capitale italiana della cultura 2025. Poi, l’Ars li aveva ridotti a 5 milioni. Ma adesso, come annunciato dal governatore Renato Schifani, all’Assemblea Regionale Siciliana approderà, previo esame preliminare nelle Commissioni competenti, prima delle elezioni Europee, una mini manovra finanziaria, con la quale lo stanziamento dovrebbe tornare alla cifra iniziale.
Come verranno impiegati questi soldi nello specifico?
“Saranno impiegati per finanziare progetti culturali e artistici, restauri di monumenti storici, eventi e iniziative educative volte a valorizzare il patrimonio culturale della città e coinvolgere attivamente la comunità locale.”
La nostra città si è aggiudicata la nomina basandosi su un progetto legato ai quattro elementi di Empedocle. Perciò come la nostra città mostrerà il suo volto culturale?
“La città mostrerà il suo volto culturale attraverso spettacoli teatrali, mostre d’arte, concerti musicali, festival letterari, eventi gastronomici e visite guidate tematiche che rifletteranno gli elementi di Empedocle e altre influenze culturali.”
Il progetto per il 2025 si basa inoltre sull’armonia tra uomo e natura. La nostra città tenterà di sensibilizzare il pubblico sul tema dell’ambiente?
“Sì, la città cercherà di sensibilizzare il pubblico sull’ambiente attraverso campagne educative, progetti di riciclo e riduzione dei rifiuti, iniziative di riforestazione e promozione di energie rinnovabili.”
Sempre a questo proposito, tutta Italia ha negli ultimi tempi sentito il peso del cambiamento climatico; come la nostra città affronterà questo tema al livello territoriale?
“Per affrontare il cambiamento climatico, la città adotterà politiche di sostenibilità urbana, incoraggerà la mobilità sostenibile, promuoverà pratiche agricole eco-compatibili e si impegnerà nella protezione degli ecosistemi locali.”
Il progetto proposto dalla nostra città si basava non solo sull’armonia tra uomo e natura ma anche tra gli uomini. È stato inoltre messo molto in luce il nome di Lampedusa per la nostra candidatura; come perciò il nostro territorio, che è uno dei luoghi che più sono crocevia dell’immigrazione in europa, affronterà il tema? Più precisamente, quali attività saranno organizzate a questo proposito?
“Lampedusa affronterà il tema dell’immigrazione attraverso progetti di integrazione, assistenza legale e sociale ai migranti, iniziative culturali volte a promuovere la comprensione interculturale e eventi che mettano in luce la ricchezza della diversità.”
Giovani e studenti saranno inclusi nei progetti per il 2025? E se sì, come?
“Sì, i giovani e gli studenti saranno inclusi nei progetti per il 2025 attraverso programmi educativi, laboratori artistici, concorsi letterari, stage culturali e opportunità di volontariato, con l’obiettivo di coinvolgerli attivamente nella vita culturale della città.”
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