Tony Rocchetta è riuscito a trovare i semi, qualche tempo fa, grazie ai vecchi contadini dell’entroterra siciliano.

Coltivare una varietà millenaria in un luogo millenario di grande bellezza: è il progetto di semina della Chiattulidda nel giardino della Kolymbethra di Agrigento. Si tratta di un grano duro autoctono licatese di cui Tony Rocchetta è custode contadino. Il grano siciliano antico è un patrimonio che bisogna tutelare e, in qualche caso, la tenacia e la determinazioni di qualche giovane coltivatore permette di conservare e produrre questo semente davvero speciale. “Un progetto- spiega Rocchetta- per raccontare i gesti agricoli e casalinghi di un tempo, per preservare il patrimonio genetico cultura e scientifico e tutelare i piccoli custodi della Biodiversità. Un progetto nato dall’ idea di Giuseppe Lo Pilato, agronomo Fai Paesaggista del Giardino della Kolymbethra”.

Tony Rocchetta ha seminato il grano nel giardino gestito dal Fai distribuendo il concime biologico, mentre Enzo Traversa lavorava il terreno per preparare un buon letto di semina. Una settimana dopo, è arrivata la semente del grano antico “Chiattulidda” raccolta nei campi di Tony Rocchetta dove viene coltivata, per salvarla dalla scomparsa, in collaborazione con la Stazione Sperimentale di Granicoltura della Sicilia.
In attesa di un buon raccolto, intanto, è nata la collaborazione con Tony Rocchetta, che ha portato nel Giardino l’impegno, e la determinazione, dei cerealicoltori siciliani che difendono e conservano le sementi tradizionali per preservare la biodiversità dei nostri territori. Con questo piccolo campo, che un tempo forniva il grano per nutrire le famiglie dei giardinieri della Kolymbethra, il Fai partecipa a questa iniziativa che mira a tutelare le risorse della nostra terra quale premessa per un’agricoltura ecosostenibile che nutra con gusto ed in maniera salutare.

Tony Rocchetta, è riuscito a trovare i semi, qualche tempo fa, grazie ai vecchi contadini dell’entroterra siciliano che conservano sempre le sementi nel corso degli anni e non si chinano al commercio ed alle sementi “industriali”.
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