Nel giugno 2001 il dirigente presso l’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Palermo, originario di Casteltermini, riceveva l’incarico di eseguire da progettista esterno la progettazione di “Interventi di ricostituzione dei boschi nella parte collinare e montana del bacino del Fiume Oreto e allacciati finalizzati al recupero dei sistemi naturali dei territori di Palermo, Monreale, Altofonte, Belmonte Mezzagno e San Giuseppe Jato”.
Pertanto, in forza di tale incarico, il Dott. G.G. redigeva un primo progetto con l’intervento di altri tecnici dipendenti dello stesso Ufficio.
Successivamente, il Dott. G.G. veniva nominato Dirigente dell’Ufficio Tecnico di Progettazione – Unità Operativa di Base UOB n. 1 “Programmazione e progettazione interventi”, trasferendosi dalla precedente sede dell’Ispettorato.
All’interno di tale struttura il Dott. G.G. continuava ad occuparsi di tutta la progettazione inerente all’intervento di ricostruzione boschiva, eseguito secondo moderni criteri fitosociologici (plant sociology) e naturalistici, volto alla realizzazione di una rete viaria carrabile, di una estesa rete sentieristica e di un innovativo impianto irriguo ed antincendio oltre alle opere accessorie e i lavori di manutenzione.
Peraltro, il presente progetto subiva una totale rivisitazione nel 2003 a causa dell’entrata in vigore della nuova normativa di cui alla L.R. 7/2002, e veniva definitivamente approvato soltanto nel 2005.
Tuttavia, l’Amministrazione Regionale approvava il progetto ma provvedeva solo in parte alla liquidazione ed al pagamento delle competenze spettanti al Dott. G.G. per lo svolgimento delle proprie prestazioni professionali della durata complessiva di quattro anni.
Pertanto, il Dott. G.G., assistito dagli Avvocati Girolamo Rubino (nella foto), Massimiliano Valenza e Armando Buttitta, con ricorso depositato in data 22.05.2015, adiva il Tribunale di Palermo – Sezione Lavoro, chiedendo il riconoscimento della somma di euro 93.603,00 , ex art. 18 della L n. 109/1994 coordinata con la L.R. n. 7/2002 e ss.mm.ii., per l’espletamento dell’incarico di progettazione.
In particolare, gli Avvocati Rubino, Valenza e Buttitta mettevano in rilevo: l’illegittimità delle note interlocutorie di liquidazione degli incentivi per l’attività di progettazione per violazione dell’art. 8 e 10 bis l.241/1990 (come recepite dalla l.r. 10/1991); la nullità delle note con le quali l’amministrazione effettua la quantificazione delle somme dovute al ricorrente per difetto dei requisiti essenziali del provvedimento amministrativo; la sussistenza di un diritto di credito nei confronti dell’amministrazione ed in capo all’odierno ricorrente di una somma di euro 93.603,00 a titolo di compenso per la progettazione eseguita; la violazione dell’art. 18, comma 5 l. 109/1999; la violazione delle disposizioni del regolamento per la ripartizione degli oneri di progettazione di cui al ddg n. 321/2005.
Il Giudice del Lavoro, valutate le difese, con Sentenza ha condannato l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente della Regione Siciliana – Ufficio Speciale per la Conservazione del Suolo e dell’Ambiente Naturale di Palermo – Dipartimento Foreste al pagamento della complessiva somma di € 93.602,95, oltre interessi nella misura legale dal 31.08.2009, in favore del Dirigente Dott. G.G.
In particolare, il Giudice, ricalcando un costante orientamento espresso dalla Corte di Cassazione in tema di trattamento economico del personale degli uffici tecnici incaricati della progettazione di opere pubbliche, ha rilevato che “il compenso incentivante di cui all’art. 18 della l. n. 109 del 1994 può essere attribuito se previsto dalla contrattazione collettiva decentrata e sia stato adottato l’atto regolamentare dell’amministrazione aggiudicatrice, e ove l’attività di progettazione sia arrivata in una fase avanzata, per essere intervenuta l’approvazione di un progetto esecutivo dell’opera da realizzare”.
Pertanto, per effetto della pronuncia resa dal Tribunale di Palermo – Sezione Lavoro, il Dott. G.G. ha ottenuto il riconoscimento delle differenze retributive, maggiorate degli interessi, per la progettazione riguardante gli interventi di ricostituzione dei boschi nella parte collinare e montana del bacino del Fiume Oreto e finalizzati al recupero dei sistemi naturali dei territori di Palermo, Monreale, Altofonte, Belmonte Mezzagno e San Giuseppe Jato. L’Assessorato Regionale dovrà invece pagare le spese di lite, quantificate in euro 5000,00.
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