Il TAR Lazio accoglie il ricorso di Marcello Viola ( nella foto) e annulla la nomina di Michele Prestipino Giarritta quale Procuratore della Repubblica al Tribunale di Roma. Viola , originario di Cammarata, ha impugnato innanzi al TAR Lazio i provvedimenti con i quali Prestipino Giarritta è stato nominato Procuratore della Repubblica di Roma.
Con il ricorso, gli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia , hanno sostenuto come “il CSM avesse illegittimamente revocato l’originaria proposta di conferimento a Viola dell’incarico di Procuratore di Roma , a seguito di un procedimento penale (della Procura della Repubblica di Perugia) relativa alle condotte del magistrato Luca Palamara e di alcuni componenti del CSM. Con il ricorso, è stato, in particolare, sostenuto come la revoca della precedente proposta di conferimento dell’incarico fosse stata adottata pur essendo stato acclarato dallo stesso CSM il “mancato coinvolgimento” di Viola rispetto al procedimento penale.
Con il ricorso è stato, anche rilevato come il giudizio di prevalenza espresso nei confronti di Prestipino Giarrita(motivato sostanzialmente sul maggiore radicamento territoriale di quest’ultimo) fosse viziato sotto svariati profili, avendo, tra l’altro, il CSM omesso di valutare i numerosi titoli e le importanti esperienze vantate da Viola e non avendo tenuto conto che Prestipino può vantare solo funzioni semidirettive (quale Procuratore Aggiunto presso le Procure di Reggio Calabria e di Roma) a fronte delle funzioni direttive svolte da Viola (che è stato Procuratore della Repubblica a Trapani ed è attualmenteProcuratore Generale presso la Corte d’Appello di Firenze).” Prestipino Giarritta, difeso dal Prof. Avv. Massimo Luciano, dall’Avv. Piermassimo Chirulli e dall’Avv. Patrizio Ivo D’Andrea, si è costituito in giudizio chiedendo il rigetto del ricorso. Il TAR Lazio Roma ha accolto il ricorso di Viola rilevando che “dalla documentazione relativa all’indagine di Perugia fosse emersa la qualità di parte offesa del di Viola rispetto alle “macchinazioni o aspirazioni di altri”.
Il TAR ha, inoltre, rilevato come la decisione del CSM – di non formulare alcuna proposta volta al conferimento di Viola dell’incarico di Procuratore di Roma – sia immotivata “in assenza di elementi oggettivamente riscontrabili a suo carico e si ponga in contrasto con la precedente proposta formulata prima dell’avvio dell’indagine di Perugia.”Per effetto della sentenza del TAR lazio il CSM dovrà nuovamente procedere alla nomina del Procuratore della Repubblica di Roma.
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