Angela Porcello, l’ex avvocatessa cancellata su sua stessa richiesta dall’Ordine, dopo l’arresto nell’operazione “Xydi”, con l’accusa di associazione mafiosa, ha consegnato un manoscritto ai pubblici ministeri della Dda Palermo, con cui chiede di collaborare.
“Voglio pentirmi. Sono affiliata a Cosa Nostra per volontà del mio compagno – ha scritto-. Per scelta sentimentale prima. Poi per il tramite della mia professione ero avvocato e mafioso. Affiliazione conquistata sul campo. Prima dell’udienza voglio parlare con il pubblico ministero. So molte cose e soprattutto so cose inedite su Catania”.
Questa mattina collegata con l’aula del carcere “Ucciardone” di Palermo, dove è iniziata l’udienza preliminare, rinviata due settimane fa proprio per una notifica irregolare nei suoi confronti, ha revocato in aula tutti i suoi legali difensori. L’udienza nei suoi confronti continua il 10 gennaio prossimo, essendo la stessa rimasta senza avvocato.
Il Gup del Tribunale di Palermo Paolo Magro ha disposto uno stralcio tecnico. Porcello nei mesi scorsi aveva provato a collaborare con la giustizia facendo nomi e cognomi e raccontando pure di un omicidio irrisolto degli anni scorsi. Tuttavia, i pubblici ministeri non hanno ritenuto piena e decisiva la volontà collaborativa dell’indagata.