“Preparati a morire”. Con questa frase, il gambiano ventiduenne, subito dopo la convalida dell’arresto, e la successiva scarcerazione, si è presentato al proprietario di un bar che, aveva aiutato un carabiniere a bloccare il pusher, per minacciarlo di morte. L’esercente ha subito avvisato i militari dell’Arma, ed è stata formalizzata una denuncia, alla Procura della Repubblica, proprio per minacce.
Il gambiano era stato arrestato nella serata di lunedì dai carabinieri della sezione Operativa della Compagnia di Agrigento, a pochi metri dalla scalinata che da via Pirandello, conduce in piazza Stazione. L’immigrato già lo scorso maggio era riuscito a divincolarsi, e a fuggire dopo aver aggredito due militari.
Anche lunedì ha cercato di sottrarsi ai controlli tentando di scappare, scagliandosi contro un carabiniere che, però in questa occasione è riuscito ad immobilizzarlo. Ad aiutarlo l’esercente, e gestore di un bar della zona, un quarantenne di Agrigento. E l’immigrato è stato arrestato perché trovato in possesso di 3 grammi di hashish, suddivisi in 4 dosi, pronte per essere spacciate, oltre a 70 euro in contanti. Inoltre è risultato essere già destinatario della misura del divieto di dimora in provincia.
L’ultimo arresto è scattato per resistenza a Pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Arresto che è stato convalidato. Una volta rimesso in libertà il gambiano è tornato però a Porta di Ponte e a minacciato il commerciante.mm
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