Premio Pirandello Fest a Nino Bellomo, classe 1922, 100 anni il prossimo 31 luglio, giustamente considerato il decano degli attori agrigentini, cavalca la scena teatrale italiana da oltre mezzo secolo e ama recitare poesie. La cerimonia di premiazione si è tenuta nel Piazzale del Caos. A consegnare il premio realizzato in ceramica dall’artista Giuseppe Cacocciola, l’assessore alle politiche culturali Costantino Ciulla. Prima della consegna del premio si sono tenuti due momenti letterali. Nella prima parte, Giovanna Carlino in Pirandello, Manuel Carrera, Nené Mangiacavallo e Alfonso Pecoraro Scanio hanno dialogato su “Pirandello ieri, oggi e domani”. A seguire, una chicca eccezionale: la “Conversazione (im)possibile” tra Luigi Pirandello e Leonardo Sciascia, ideata e scritta da Matteo Collura (biografo di entrambi i letterati), al leggio nei panni di Luigi Pirandello, col regista Fabrizio Catalano nei panni di suo nonno, Leonardo Sciascia. Ha moderato Luigi Mula.
Ecco la motivazione: attore pirandelliano , ha fatto del proprio straordinario talento ,un tratto caratteristico di una recitazione sempre diversa ed imprevedibile nella sua eleganza ma – al tempo stesso – intensa e riconducibile al suo essere autore di se stesso. È stato diretto da grandi registi che ne hanno esaltato i tratti caratteristici Tra questi ricordiamo
Marco Bellocchio, Giuseppe di Martino Salvatore Piscicelli, Giulio base , Gabriele Lavia ,Alberto Sironi e Michele Placido con il quale ha avuto un sodalizio artistico decennale .
La profonda ironia, e la capacità di variare con naturalezza i toni recitativi, sono un dono prezioso che Nino Bellomo rende ai suoi personaggi.
Foto Angelo PITRONE.