Uscirà domani nelle sale il film del regista greco Yorgos Lànthimos, ispirato al romanzo di Alsgdair Gray “Poor Things” e intitolato “Povere creature!”. Si tratta di una commedia singolare, in quanto fonde gli stili grottesco, dark e fiabesco e per ciò lo scorso giugno ha chiuso l’ottantesima edizione del Festival del Cinema di Venezia con il Leone d’Oro, mentre lo scorso 7 gennaio ha vinto il Golden Globe come miglior commedia.
Nel cast vi sono: Emma Stone, che oltre ad esserne la protagonista ne è anche la produttrice, Mark Ruffalo, nel ruolo dell’avvocato Duncan Wedderburn e William Defoe che interpreta lo scienziato Godwin Baxter.
“Povere creature!” racconta la storia e l’evoluzione incredibile di una giovane donna riportata in vita, in stile Frankenstein, da un singolare scienziato. Il film comincia con la morte di una donna che si lascia affondare nell’oceano. A portarla in vita è il dottor Godwin, che le dà una nuova identità. È così che nasce Bella Baxter, una creatura che nel giro di poco impara a compiere tutte le azioni basilari che svolgono gli esseri umani. Bella desidera conoscere ciò che sta al di fuori delle mura tra le quali vive, perciò abbondona il nido per viaggiare e compiere nuove esperienze.
La storia e il personaggio principale rivelano molto della condizione della donna nell’ Età Vittoriana. Il film è un racconto grottesco sul modo di vivere la vita e sull’emancipazione di una donna che giorno dopo giorno crea la propria identità e da creatura sotto osservazione diventa libera. In tal senso significativa è la scelta dei colori. Nella parte iniziale del film il mondo di Bella è routinario, la sua vita si svolge in luoghi chiusi e ristretti tra le mura domestiche. Poi, quando Bella compie le prime esperienze di vita e conosce il mondo oltre quelle mura, la vita diventa a colori. Questo spiegherebbe perché nella prima parte il film è in bianco e nero e nella seconda a colori: le scelte cromatiche riflettono il punto di vista di Bella, il suo modo di vedere la vita e di assaporarla.
“Povere creature!” è un film che per metà ricorda Frankenstein, l’uomo riportato in vita da uno scienziato visionario, e per l’altra Pinocchio, il burattino di legno che da creatura inanimata finisce con l’avere un’anima e una coscienza. A rendere unico il film è il fatto che esso riesca a essere contemporaneamente fuori dal tempo e attuale e moderno. Per il modo in cui è stato girato, attraverso l’attenzione ai dettagli, “Povere creature!” richiama molto la nostra società. Tuttavia si tratta di un film che deve essere compreso in chiave ossimorica, in quanto tutto si basa sul contrasto di elementi opposti: la vita e la morte, cuore e cervello, sesso e amore.
La performance di Emma Stone è ingegnosa e piena di talento. Il suo personaggio subisce un’evoluzione, che è soprattutto fisica. All’inizio è dominata da un istinto infantile, perché è appunto come una bambina che non conosce la vita reale, ma in quanto tale è dotata di quella curiosità tipica dei bambini che la spinge a crescere e diventare una donna, dentro cui soffia uno spirito vitale, che la anima e le fa gustare la vita.
Nel film è stato ricreato un mondo che coincide con il modo in cui Bella, la protagonista, vede la realtà. Numerosi sono gli elementi non realistici, a partire dalla storia che in sé per sé è inverosimile. Questo impianto obbliga lo spettatore a compiere un grande sforzo sin dall’inizio per comprendere il linguaggio dei personaggi e abituarsi alla realtà rappresentata. Alla fine c’è una sorta di ricompensa, ovvero quella di essere immersi nella storia e comprenderla attraverso il punto di vista della protagonista.
“Povere creature!” è al Cinema Concordia di Agrigento. Orario degli spettacoli: 17:30/20:00/22:30.
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