Il porto turistico di San Leone si rifà il look per mostrarsi più accogliente, sicuro e funzionale ma dopo l’estate. Il restyling proclamato nei mesi scorsi è destinato a slittare come annunciato dal sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè. “Prima dell’estate cominceremo subito con la realizzazione dei servizi igienici che saranno dotati di locali adibiti alla gestione e al controllo. Le altre opere, quelle che necessitano tempi d’intervento più lunghi saranno rinviati a dopo l’estate perchè con il cantiere non vogliamo compromettere la stagione estiva”. Per gli interventi dello scalo sanleonino saranno spesi poco più di un milione di euro. Tra gli interventi previsti la riparazione del muro frangiflutti danneggiato dalle mareggiate degli ultimi anni. Un intervento necessario per garantire la funzionalità dell’importante infrastruttura del lido di Agrigento. In progetto anche il rifacimento della pavimentazione del molo di ponente, una particolare illuminazione dei percorsi pedonali panoramici e il ripristino delle ringhiere. L’idea progettuale è stata quella di rendere il porticciolo di San Leone, non solo più sicuro e funzionale, ma anche più bello. “Devo dire – ha aggiunto il sindaco di Agrigento – che la politica ci è stata vicina. Grazie all’assessorato regionale alle infrastrutture è stato redatto un progetto di tutto rispetto. Nel dettaglio, sono stati pensatei soprattutto interventi per rendere più gradevole il pontile lato Porto Empedocle.
Finalmente i pontili del porticciolo di San Leone saranno dotati di sedute.
“Gli agrigentini si potranno sedere sulla banchina nord – dice il sindaco – e guardare la città come se fossero sopra una barca. Si tratta di sedute che arriveranno fino alla fine del braccio, proprio sotto il faro. Con l’avvicinarsi dell’attesa ripresa e visti gli ultimi trend positivi delle attività turistica sono in tanti a puntare su una rinnovata crescita del diportismo nautico, così come aumentano i nuovi spot, grandi e piccoli, che si apprestano ad arricchire da nord a sud l’offerta di approdi del Bel Paese. I fermi indotti dalla pandemia hanno causato enormi problemi al settore nautico ma in alcuni casi l’assenza pressoché totale di tracciati marittimi ha favorito le ristrutturazioni di impianti datati e bisognosi di cure e la ripresa, assicurano gli esperti, premierà chi avrà investito per tempo sul miglioramento della propria offerta. Tali lavori, intesi a migliorare l’offerta di servizi sia ai turisti che agli operatori portuali, sono finanziati dalla Regione.