“Ma i pini sono o non sono pericolosi?”
È la domanda che rivolge il vice presidente del Codacons Agrigento, Giuseppe Di Rosa. Tutto parte dalla querelle “taglio dei Pini a San Leone” nata da un intervento dei consiglieri comunali Hamel e Bongiovì che chiedevano “se l’ intervento sia stato effettuato dagli operai del Comune e se sia stato sottoposto alla preventiva valutazione dell’agronomo che doveva confermare l’opportunità e la correttezza di un intervento così radicale e mutilante.” Alla nota dei due è seguita quella dell’assessore al verde pubblico Giovanni Vaccaro che aveva dichiarato: “Carte alla mano, le procedure seguite sono legittime, i lavori sono stati autorizzati e sono a carico dei privati dopo accurate relazioni e perizie agronomiche che possono essere consultate dai due consiglieri e i costi delle ditte sono a carico dei privati.” Ecco, quindi il nocciolo della questione che segnala Di Rosa: “Chi ha i soldi può intervenire sui pini , chi non li ha , no. Per chi se lo può permettere i pini sono pericolosi, per chi, invece, non può investire delle somme per intervenire non sono pericolosi. La situazione è grave- continua Di Rosa- ci sono lunghi tratti in cui i marciapiedi sono impraticabili e pericolanti.” Il vice presidente del Codacons denuncia anche le condizioni in cui versa l’asfalto del viale dei Pini: “E’ tutto sconnesso. A distanza di anni , seppure interessato da una spesa di circa 300 mila euro, pagata dai cittadini con le bollette della distribuzione idrica, è tornata ad essere impraticabile. Come mai lo stesso dirigente comandante di allora, la chiuse negli anni scorsi alle due ruote, ed oggi che è anche più pericolosa, non dispone la messa in sicurezza o la chiusura?”
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