Un nuovo progetto paesaggistico nell’area Vito Soldano, a Canicattì, prevede la fornitura e piantumazione delle barbatelle. Il consiglio dell’ente parco archeologico di Agrigento ha deliberato, per un importo di oltre 33mila euro, di affidare l’incarico ad una ditta di Comiso. Lo scorso 23 settembre è stato inaugurato l’Antiquarium del sito archeologico Vito Soldano (nella foto), che conserva i reperti venuti alla luce durante gli scavi del 2003. Reperti che illustrano alcuni aspetti della vita quotidiana in età romana, dalla preparazione e consumo del cibo all’illuminazione degli ambienti; frammenti di ceramica da mensa e di anfore importate soprattutto dall’Africa settentrionale, che dimostrano la vivacità degli scambi commerciali in cui l’insediamento Vito Soldano era coinvolto. La “barbatella” è una piccola piantina di vite che da inizio al futuro vino. Non tutte le piante nascono da un seme, in particolare le piante da frutto. Nel caso particolare delle vigne, è necessario utilizzare un particolare tipo di innesto: le barbatelle, appunto, Il nome deriva dalla formazione di una sorta di ‘barba di radici’, alla base della vite. Questo tipo particolare di lavorazione della vite risale al 1850, quando in Europa ci fu un’improvvisa morte di tutte le viti causata da un insetto: la fillossera. In quella situazione si dovette cercare una soluzione per garantire la sopravvivenza delle viti. Vito Soldano è un luogo importante da un punto di vista culturale che parla di archeologia e che vuole parlare di didattica e anche di enogastronomia del territorio, ecco perchè la piantumazione di un vigneto.
La posa delle barbatelle deve essere effettuata tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Effettuando l’impianto in questa stagione si sfruttano le piogge primaverili necessarie per compattare la terra sull’apparato radicale e a garantire l’idratazione della parte ipogea.
L’area archeologica di Vito Soldano conserva i resti di un edificio termale costruito agli inizi del IV secolo d.C., inserito all’interno di un più vasto insediamento lungo la strada romana Agrigento-Catania.
I reperti esposti nell’Antiquarium illustrano alcuni aspetti della vita quotidiana in età romana, dalla preparazione e consumo del cibo all’illuminazione degli ambienti; frammenti di ceramica da mensa e di anfore importate soprattutto dall’Africa settentrionale, dimostrano la vivacità degli scambi commerciali in cui l’insediamento Vito Soldano era coinvolto.
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