Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, in accoglimento della richiesta di giudizio abbreviato condizionato avanzata dal legale difensore dell’imputato, l’avvocato Salvatore Cusumano, ha disposto la perizia psichiatrica per stabilire se il ventiseienne di Favara, accusato di aver abusato sessualmente di due suoi nipotini tredicenni, è in grado di intendere e volere. Il giudice ha nominato lo psichiatra Osvaldo Azzarelli chiamato adesso ad eseguirà tutti gli accertamenti necessari. La relazione conclusiva dello specialista verrà depositata entro 60 giorni e sarà decisiva per le sorti processuali del ventiseienne.
Intanto questa mattina i genitori dei due minorenni si sono costituiti parte civile. L’uomo si trova in carcere dal luglio 2024. In uno dei sei episodi contestati, agli abusi il favarese avrebbe fatto assistere il proprio figlioletto di appena due anni. I gravissimi fatti sarebbero avvenuti tra le fine di giugno e i primi di luglio dell’anno scorso, e tutto quanto è venuto alla luce per caso. Il trentacinquenne, infatti, era intercettato nell’ambito di un’altra indagine e le conversazioni sono state sentite dai carabinieri del Comando provinciale di Agrigento, che avevano nascosto una cimice nell’auto dove sarebbero state consumate le due violenze.
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