Non sempre il passaggio alla raccolta differenziata ha coinciso con un miglioramento del servizio di raccolta dei rifiuti, anzi come dimostra il caso di Agrigento, ma in genere della maggior parte delle città siciliane, so può dire che la situazione non è migliorata per niente.
Una constatazione in tal senso viene confermata dal fatto che in tante realtà dove da diverso tempo era stato adottato un simile sistema per la raccolta dei rifiuti si sono cominciati a fare dei passi indietro e si ritorna ai cassonetti, adottando dei meccanismi che rendono più virtuoso il servizio coinvolgendo i cittadini in maniera diversa.
Tra queste realtà, ad esempio, c’ è Bologna che dice addio alla raccolta differenziata ritornando ai cassonetti. Ai cittadini verrà distribuita una carta chiamata “Smeraldo”, munita di microchip che servirà ad aprire i 270 cassonetti dell’indifferenziato che saranno collocati a partire dal 28 ottobre. La tessera inizialmente servirà solo ad aprire i cassonetti, quando invece il sistema sarà a regime in tutta la città, fungerà anche da calcolo della tariffa in base al criterio che più butti indifferenziato più paghi.