Dieci anni di reclusione con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una minore figlia di amici. La condanna a carico di un pensionato di 73 anni, di Montallegro, è diventata definitiva con il sigillo della Cassazione che ha dichiarato inammissibile il ricorso della difesa. Accolte le tesi dei legali delle parti civili, rappresentati dagli avvocati Fabio Inglima Modica e Floriana Salamone. L’inchiesta è scattata, nel mese di marzo di 4 anni fa, dopo la denuncia della madre della bimba presentata ai carabinieri. La donna ha raccolto le confidenze della figlioletta. Da lì si è sviluppata l’indagine.
Due gli episodi al centro della brutta vicenda, scaturiti dai racconti della piccola, su degli approcci di natura sessuale, strusciamenti, palpeggiamenti, e toccamenti nelle parti intime. In un caso il pensionato, dopo il pranzo, con il pretesto di farle vedere dei giochi, l’avrebbe attirata nel garage, attiguo all’abitazione, e lì dentro l’avrebbe palpeggiata, baciandola poi in bocca, e successivamente le ha regalato dei braccialetti, caramelle e una banconota da 5 euro Sempre nella stessa giornata, poco più tardi, si sarebbe seduto accanto alla minore, per giocare con il telefonino e l’avrebbe baciata nuovamente sulla bocca. Per quest’ultimo episodio contestato è stata invece decisa l’assoluzione.
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