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Home » L’angolo di don Diego » Penna sottile, un programma di attività per il bene del territorio

Penna sottile, un programma di attività per il bene del territorio

Valentina Alaimo Di Diego Acquisto
27 Novembre 2022
in L’angolo di don Diego
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L’attività dell’associazione culturale “Penna Sottile” nel programma del suo Presidente.

Il desiderio palpabile nella riunione di qualche giorno fa,  il 25 novembre scorso, di sostenere ed incrementare una svolta culturale benefica per la città di Favara anzitutto, ma non solo! Perché lo sguardo – così come sempre avvenuto anche nelle riunioni precedenti – è andato a tutto il territorio agrigentino, per quale si è cercato di avviare tutta una serie di iniziative, qualcuna delle quali in corso,  in fase di attuazione. Iniziative  che tanti benefici, sotto diversi punti di vista,  potranno produrre per le popolazioni di diversi Comuni, coinvolgendo – si spera –  tutto il territorio agrigentino..

Per dirla in estrema sintesi, ci sembra questo il senso complessivo del messaggio che il presidente, il vulcanico  prof. Giuseppe Crapanzano (nella foto) ha lanciato anche  nell’ultima partecipata riunione, che si è tenuta a Favara nei locali della sede sociale dell’Associazione,  che è sita in Favara, via Kennedy5.Diciamo subito che  la maggior parte dei numerosi  presenti era formata da favaresi, diversamente impegnati in varie attività, ma non mancavano anche autorevoli personalità di altri Comuni, come per esempio Agrigento, Naro, Canicattì, Porto Empedocle, ecc. ecc., persone tutte, nei diversi settori, concretamente  impegnate nel sociale per la promozione del territorio.

Sarebbe troppo lungo e rischieremmo di non fornire una corretta informazione se volessimo dettagliatamente parlare degli argomenti toccati dal prof. Crapanzano nel sua lunga ed appassionata introduzione,  a cui è seguito un breve dibattitto, anche perché le argomentazioni proposte sembravano largamente condivise e richiedevano solo di avviare l’attuazione.

E quindi poi, magari la discussione tra tuti i soci presenti,   si è spostata in sala pranzo,  dove a gruppi, pur gustando i vari tipi pizza,  l’incontro è continuato. Perché, la  quasi totalità dei presenti ha volentieri accolto l’invito a consumare comunitariamente la cena, in uno dei locali più rinomati di Favara.

Per riferire solo qualcosa, certamente l’argomento che più ha interessato  è quello di  Sicilandia e della  sua iniziata realizzazione. Progetto “Sicilandia”  che – come è noto –  si trova già inserito nel più vasto programma del “Parco della dieta del Mediterraneo”, che vede coinvolte 7 nazioni che si affacciano sul “Mare nostrum” . Progetto che  vede  coinvolta l’Amministrazione Comunale di Favara e l’Università degli Studi di Palermo, per realizzare rappresentazioni teatrali, culturali, artistiche e musicali, in presenza o in video tipo cinema; attività che riguardano in particolare, l’approfondimento del significato e la conoscenza di alcuni  momenti salienti della storia della Sicilia: come la  Magna Grecia : che coinvolge l’ Akragas, ed  Eraclea Minoa, con personaggi come Empedocle ed  Archimede; e poi lo  “Stupor mundi” (Federico II di Svevia  (1194-1250) –  con il XIII secolo in Sicilia: periodo latino, ebreo, arabo, normanno-svevo e Scuola poetica siciliana).

E ci fermiamo , quindi, ma c’è ancora davvero altro, per cui le Commissioni dovranno lavorare nei vari settori. Per  avere solo un’idea,  diciamo che c’è anche la proposta di realizzare una  pista ciclabile e percorsi pedonali o a cavallo (andata e ritorno): da Sicilandia a : “Muntagnedda”, Favara e “Rocca Stefanu”, miniere di zolfo Ciavolotta e Lucia; Aragona e Maccalube, Grotte-Racalmuto e miniere di sale; Agrigento – Valle dei Templi – Porto Empedocle , Realmonte ed altri percorsi vari che devono coinvolgere altri Centri del territorio. A monte di tutto c’è quello di far crescere una cultura davvero nuova, che nel rispetto delle diverse ideologie che ognuno liberamente sente di dovere professare e seguire, trovi però il coraggio di puntare al bene comune collaborando sinceramente, senza furbesche  manovre,  con chi democraticamente viene eletto dal popolo sovrano, a riscoprire “ad tempus” le cariche istituzionali di responsabilità. Una nuova cultura cioè che metta avvero al primo posto il bene comune metta al primo posto il bene comune. Sena preconcetta opposizione a prescindere.

Una cultura questa che si sta costruendo a Favara, dato che nelle ultime elezioni amministrative dell’Ottobre 2021, il popolo favarese ha scelto come Sindaco un uomo dalla lunga militanza di sinistra e contemporanea te un Consiglio Comunale a stragrande maggioranza di centro-destra.

A margine di tutto,  c’è da sottolineare che per l’attuazione di quanto sopra, è necessario davvero un cambio di cultura. E pigliando l’esempio del detto comune che parla del “bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto”, l’ambizione di Penna Sottile, è che con un cambio di “forma mentis”, pigliando atto del mezzo pieno, si trovi, anche a piccoli passi, la capacità di lavorare, con intelligenza e tenacia,  per iniziare a riempire  la parte del bicchiere mezzo vuota. Ed in un sistema democratico come il nostro, si richiede la capacità di intendersi, ragionare e collaborare con chi dai cittadini è stato democraticamente scelto a ricoprire “ad tempus” cariche pubbliche. Senza dannose chiusure ideologiche preconcette, puntando unicamente al bene comune , pur mantenendo, nel rispetto reciproco,  a livello locale, regionale  e nazionale,  la  propria diversità, ideologica,  culturale e spirituale. Che , anche questa, in una democrazia matura,  è una cosa davvero preziosa.

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