Pd, spaccatura nella notte
No alle liste imposte
Alba oscura per il partito. La direzione del Partito democratico approva le liste per le politiche, ma ad Agrigento è subito polemica per la scelta dei nomi disconosciuti dal coordinamento. Il malcontento si manifesta a suon di comunicati e il Pd agrigentino, contestata la scelta dei candidati alle elezioni senza alcun confronto con il territorio. Zambito chiede a Guerini di intervenire con urgenza. (La lista in Sicilia: tutti i nomi)
Non è stato tenuto conto nemmeno del documento sottoscritto dai segretari dei Circoli della provincia di Agrigento e dalla direzione provinciale del partito, che a metà gennaio aveva rivendicato, tra l’altro, il diritto di “dare il proprio contributo per la selezione dei candidati alle prossime elezioni politiche”.
“Basta con le scelte calate dall’alto-si leggeva nel documento– e decise dai vertici del partito. Nella selezione dei candidati alle prossime politiche deve essere ascoltato il territorio. Uomini e donne di questa provincia… si sono impegnati nel PD ritenendolo un importante luogo di confronto e partecipazione politica e civile. Oggi, purtroppo, questa caratteristica che ci ha sempre contraddistinto, sembra mancare, con sempre meno momenti di condivisione e sempre più scelte affidate ad un ristretto gruppo dirigente…”
Appello, a quanto pare, caduto nel vuoto, con una ennesima conseguenziale levata di scudi nelle file del Pd agrigentino, che contesta la scelta dei candidati avvenuta senza il confronto auspicato.
“Abbiamo appreso i nomi dei candidati-scrive oggi il Segretario Provinciale del Partito, Giuseppe Zambito– tramite gli organi di stampa senza nessuna possibilità di confronto. Una modalità che ha creato un malessere diffuso tra dirigenti e militanti, che rischia di tradursi in disimpegno in questa campagna elettorale, e che con molta probabilità, escluderà dal nuovo parlamento la rappresentanza parlamentare PD della provincia di Agrigento”.
“A creare ulteriore disagio nel partito-continua Zambito- la candidatura al collegio uninominale della Camera di Agrigento di Giuseppe Sodano, figlio dell’ex Sindaco di Agrigento Lillo Sodano. Nulla da ridire sul piano personale, preoccupa, invece, essere venuti a conoscenza delle sue simpatie per la destra di Nello Musumeci e la sua militanza in Generazione Futuro di Gianfranco Fini”.
“Comprendiamo-scrive ancora Zambito- che in una coalizione gli alleati rivendichino spazio e che Agrigento sia stata “ceduta” in quota “Civica e Popolare” della Lorenzin, ma riteniamo che ciò non possa in nessun modo giustificare scelte che sono culturalmente distanti dai valori del centro sinistra e che stridono con la nostra storia”.
“Ho fatto presente tale situazione a Lorenzo Guerini chiedendogli di intervenire con urgenza per scongiurare che il malessere già diffuso-conclude Zambito- comprometta ulteriormente la già difficile campagna elettorale del Partito Democratico”.