Il “Federico II” dell’istituto Montalcini di Agrigento , diretto da Luigi Costanza, è uno dei plessi cosiddetti “sentinella” dove vengono effettuati i tamponi salivari molecolari , su base volontaria, il cui utilizzo è stato autorizzato dal ministero della Salute. Niente fastidiosi cotton-fioc da infilare nel naso, dunque: per i più giovani il tampone per verificare l’infezione da Covid-19 è diventato un bastoncino da mettere in bocca. Il lecca-lecca ha una serie di spugnette che vanno tenute in bocca per due minuti circa dalla persona che deve fare il prelievo. Il vantaggio di questi tamponi sta nella facilità di raccolta del materiale. Al plesso Federico II l’adesione è stata buona con tanti ragazzi che si sono sottoposti al test effettuato da personale dell’Asp. “I test – dice il dirigente Costanza- verranno effettuati, viste le numerose richieste, in tutti i 10 plessi di cui si compone l’istituto”.
Dopo aver raccolto i prelievi, i campioni vengono portati nei laboratori attrezzati per poterli analizzare e controllare la presenza eventuale del Sars-cov-2. L’obiettivo, attraverso i nuovi test (più semplici e meno invasivi), è prevenire eventuali focolai tra i ragazzi in caso di contagi.