Nei documenti ufficiali del Comune di Agrigento, è presente un progetto denominato “Rifunzionalizzazione del parco urbano ICORI, mediante spazi culturali e sportivi” per un importo di 4.000.000 di euro. Questo progetto si inserisce nel “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (PINQuA)”, un’iniziativa del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili che dispone complessivamente di 2,8 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il programma PINQuA ha come obiettivo la costruzione di nuovi alloggi pubblici, la riduzione delle difficoltà abitative, la riqualificazione delle aree degradate e la promozione della sostenibilità e dell’innovazione verde. Gli interventi ammessi al finanziamento dovranno essere realizzati e resi fruibili entro il 31 dicembre 2026.
Nel febbraio 2021, l’amministrazione guidata dal sindaco Franco Miccichè annunciava l’intenzione di partecipare al programma PINQuA con una proposta che includeva la riqualificazione del rione Santa Croce e del Parco Icori. In quell’occasione, l’architetto Gaetano Greco dichiarava: “Vogliamo restituire anche quella fetta di città ‘malata’, una grande opera come quella del Parco Icori realizzata e lasciata all’abbandono”.
Di recente abbiamo avuto buone notizie circa la riqualificazione del rione Santa Croce, ma “sulla quella fetta di città malata” che conosciamo come Parco Icori o dell’Addolorata c’è il pericolo di perdere il sostanzioso finanziamento in assenza di un progetto.
Il Sindaco di Agrigento ha dichiarato: “Su Parco Icori, ha anticipato il primo cittadino, abbiamo già iniziato a lavorarci appena insediati e siamo stati contattati da due multinazionali che vogliono investire su questa grande opera, perchè è un grande potenziale di Agrigento”.
Nell’agosto 2024, è stata avviata una raccolta firme su change.org per salvare il parco dall’abbandono, che in pochi giorni ha raccolto centinaia di adesioni da parte di associazioni culturali, esponenti della cultura e cittadini.
I firmatari propongono di lanciare un concorso internazionale di idee per il recupero del parco e suggeriscono, come soluzione immediata, una parziale agibilità dell’area che comprenda solo la zona del cinema all’aperto e del teatro. Per la gestione, suggeriscono un affido congiunto alla forestale, per la cura del bosco, e all’Ente Parco Archeologico per la conduzione delle strutture.
L’opinione pubblica in vario modo in questi anni si è mobilitata perché considera importante la necessità di recuperare questo spazio verde. Molti si chiedono come mai l’amministrazione in poco tempo sia intervenuta per realizzare un asilo nella Villa del Sole e non sia altrettanto attiva quando si tratta di intervenire per riqualificare uno spazio verde così importante, che godrebbe di un cospicuo finanziamento se al più presto si faranno i passi necessari per avviare il cantiere. Diversamente fra un anno esatto andrà perduta questa ennesima occasione.
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