E’ stato chiuso, in via precauzionale e temporanea, il distaccamento dei vigili del fuoco di Canicattì. La decisione è stata presa per verificare i parametri delle acque. Dopo i controlli igienico-sanitari, è emerso che ci sono parametri batteriologici irregolari nelle acque destinate al consumo umano. Il Comando provinciale di Agrigento ha disposto la chiusura del distaccamento. La sede garantisce servizio tecnico urgente non soltanto alla città dell’uva Italia, ma anche ai comuni di Racalmuto, Campobello di Licata, Castrofilippo, Naro, Grotte, Ravanusa e Camastra.
“Serve, con la massima urgenza, avviare la completa sanificazione e messa a norma dell’impianto idrico del distaccamento che è condizione necessaria per la salute e sicurezza del personale” – scrivono le sigle sindacali Conapo, Fns Cisl, Uilpa, Confsal, Fp Cgil e Ugl – che hanno già invocato un tavolo urgente al prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo, alla presenza del sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo. “Ma serve, dicono i sindacati, anche dirimere il rebus normativo ottenendo un quadro chiaro e vincolante sugli impegni presi dal Comune in merito alla nuova sede“.
Ci sono 5 milioni di euro per realizzare il nuovo distaccamento dei vigili del fuoco di Canicattì. Ma manca il terreno, l’area dove creare la struttura. Chiuso il distaccamento, sono state riorganizzate – alla sede centrale di Agrigento, che è distante 40 chilometri – tutte le attività logistiche. Allertato anche il vicino comando dei vigili del fuoco di Caltanissetta.
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