La Fortitudo Agrigento inciampa a Omegna, sconfitta con il punteggio di 87-74 in una gara in cui la Paffoni è sempre rimasta avanti, gestendo i tentativi di rimonta dei biancazzurri con lucidità e concretezza. La squadra di Quilici, partita con Romeo, Scarponi, Morici, Chiarastella e Martini, ha pagato a caro prezzo un avvio poco brillante, subendo la precisione offensiva dei padroni di casa e mancando nella metà campo difensiva.
Nel primo quarto, Misters è il mattatore con 8 dei primi 10 punti della Paffoni nei primi tre minuti. Omegna vola sul 12-4 dopo quattro minuti, approfittando delle difficoltà offensive della Moncada, che chiude la frazione sotto 26-18, senza mai tentare un tiro da tre. I numeri parlano chiaro: Paffoni 6/9 da due e 4/10 da tre, Agrigento 9/17 da due ma nessuna tripla.
Il secondo periodo si apre con una rubata e canestro di Misters, già in doppia cifra, e con un’infrazione di doppio di Martini. La Fortitudo si presenta in campo con Romeo, Morici, Chiarastella, Disibio e Martini. Un mini-break di 4-0 rompe il digiuno offensivo, ma la difesa continua a latitare: 40 punti subiti in 15 minuti costringono Quilici al timeout dopo una tripla irreale di Misters (43-24). Non basta neppure l’uscita per infortunio di Corgnati: Agrigento reagisce con Scarponi e Romeo per il 47-35, ma all’intervallo è 49-38.
Nel terzo quarto, Agrigento prova a rifarsi viva: Romeo recupera palla e segna il -9, Martini sigla il -7, ma Paolin e Stepanovic rispondono da tre. Scarponi e Piccone suonano la carica fino al 61-56, costringendo Eliantonio a fermare il gioco. Ancora Scarponi devastante dall’arco, ma Ferraro rimette distanza (68-59 al 30’), anche se la Moncada vince il parziale 21-19.
L’ultimo quarto si apre con un’illusione di rimonta, subito spenta dalla tripla di Maruca. Timeout sul 72-62. A seguire, botta e risposta Morici-Maruca-Paolin da oltre l’arco, e nuovo allungo Omegna (+14). Finale nervoso, con un fallo non fischiato su Peterson che fa infuriare la panchina agrigentina. Misters, miglior uomo del match con 20 punti, 9 rimbalzi e 5 assist, mette la tripla della staffa a 50” dalla sirena. Il tabellone segna 87-74.
I numeri finali raccontano una Paffoni concreta: 19/33 da due, 12/35 da tre, 13/15 ai liberi. Agrigento paga la scarsa mira dall’arco (7/26) e un rendimento difensivo discontinuo. La differenza si vede anche negli assist: 23 a 14 per i padroni di casa. Scarponi, con 25 punti, è il migliore dei suoi, ma non basta. Omegna resta in controllo per tutti i 40 minuti e porta a casa una vittoria meritata.
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