Agrigento, 28 ottobre – L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Agrigento ha presentato una proposta chiara per affrontare il gap infrastrutturale del territorio: dotare la provincia di uno scalo aeroportuale. Questa è la priorità assoluta emersa nel documento inviato all’assessorato regionale Territorio e Ambiente, come contributo al Piano Territoriale Regionale (PTR), presentato il 12 settembre al Palacongressi.
“Puntiamo sul PTR quale strumento per stimolare un nuovo piano di investimenti speciali per la costruzione di nuove infrastrutture a servizio del territorio agrigentino”, afferma il presidente dell’Ordine, Rino La Mendola. La proposta è stata elaborata dopo un’assemblea con gli iscritti, che ha approvato il documento per rilanciare i contenuti del manifesto già condiviso con la Rete delle Professioni Tecniche di Agrigento riguardo alle infrastrutture necessarie per il rilancio socio-economico del territorio.
L’anello autostradale
“Necessitiamo di chiudere l’anello autostradale con la realizzazione della Castelvetrano-Gela, che attraverserebbe il territorio provinciale con quattro corsie e il completamento del cantiere della SS 189, per garantire le quattro corsie anche per collegare Agrigento a Palermo”, continua La Mendola.
L’alta velocità su strada ferrata
In merito ai collegamenti su strada ferrata, La Mendola spiega: “È essenziale integrare i lavori in corso per il potenziamento della linea Agrigento-Palermo con un piano di interventi per garantire il collegamento della Città dei Templi a una rete ferroviaria dell’alta velocità”.
Il sistema portuale
“Per il sistema portuale, proponiamo il potenziamento dei tre principali porti della costa agrigentina, valorizzando la vocazione peschereccia e turistica del porto di Sciacca, la vocazione crocieristica del porto di Licata e quella commerciale del porto di Porto Empedocle”, dichiara La Mendola.
Il Ponte sullo Stretto
Si evidenzia anche l’importanza del ponte di Messina per il raggiungimento di questi obiettivi: “Sino a quando l’attraversamento dello Stretto non sarà veloce, sarà difficile attrarre investimenti per la rete ferroviaria dell’alta velocità siciliana e per il sistema portuale integrato della costa meridionale”, afferma.
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