Agrigento, approvato il correttivo al Codice dei Contratti Pubblici: garanzie e tutele per i professionisti
Gli ingegneri della provincia di Agrigento accolgono con favore l’approvazione del correttivo al Codice dei Contratti Pubblici, che rafforza l’applicazione della legge sull’equo compenso per i professionisti. Le nuove disposizioni, frutto della collaborazione tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le professioni tecniche, introducono importanti chiarimenti e miglioramenti a tutela degli investimenti pubblici, con un focus particolare su equo compenso, tutele lavoristiche, digitalizzazione e revisione dei prezzi.
“Queste misure rappresentano un passo avanti per la nostra professione e per la qualità della progettazione,” afferma l’Ing. Achille Furioso, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Agrigento. “L’applicazione del principio dell’equo compenso garantirà finalmente il riconoscimento economico e professionale che meritano i nostri colleghi impegnati nei contratti pubblici.”
Tra le novità, il provvedimento stabilisce due meccanismi a garanzia dell’equo compenso nei contratti pubblici. Per gli affidamenti diretti, è ora previsto un minimo dell’80% del corrispettivo, limitando eventuali riduzioni al 20% rispetto ai parametri previsti dall’Allegato I.13. Per le procedure di gara, ossia quelle con importi pari o superiori a 140 mila euro, si tutelano i compensi con un sistema di calmierazione dei ribassi sul 35% del compenso, in modo da premiare la qualità tecnica dell’offerta e mantenere un equilibrio che protegga il mercato da eccessive distorsioni.
Un’altra innovazione riguarda l’accesso alle gare pubbliche: grazie alla modifica dei requisiti di capacità tecnica e professionale, le stazioni appaltanti potranno considerare, per la qualificazione dei professionisti, l’esecuzione di contratti analoghi con enti pubblici e privati negli ultimi dieci anni. “Questa apertura favorisce il lavoro dei professionisti locali, che spesso si trovano in difficoltà di fronte a requisiti pensati per le grandi società,” commenta Furioso. La misura, che riprende quanto già introdotto in Sicilia con la L.r. n. 12/2023, risolve una limitazione che favoriva le grandi società di ingegneria a scapito dei singoli professionisti. I requisiti economico-finanziari potranno ora essere dimostrati tramite copertura assicurativa o in base al fatturato globale dei migliori tre anni sui cinque più recenti.
Il correttivo riserva particolare attenzione anche alla digitalizzazione dei processi progettuali. Dal 1° gennaio 2025, la soglia per la progettazione digitale sarà innalzata a 2 milioni di euro, promuovendo l’adozione del BIM (Building Information Modeling), uno degli strumenti su cui l’Ordine degli Ingegneri di Agrigento ha investito e per cui continua a offrire formazione specializzata. “La transizione al digitale è ormai imprescindibile,” conclude Furioso, “e siamo convinti che questo provvedimento spingerà i nostri professionisti e gli enti pubblici a un aggiornamento importante e non più procrastinabile.”
Con queste nuove regole, i professionisti vedono finalmente garantita una giusta valorizzazione delle proprie competenze, mentre si avvia una stagione di rinnovata attenzione alla qualità della progettazione e alla trasparenza nei contratti pubblici.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp