Primi interrogatori di garanzia degli arrestati nell’operazione antimafia denominata “Montagna”. Il blitz dei carabinieri ha portato in manette gregari e boss delle cosche montane dell’agrigentino, in tutto in cella sono finite 58 persone.
Oggi sono stati sentiti diversi indagati, una ventina, altri, invece, siederanno davanti al gup, venerdì prossimo. Solo in cinque, oggi, hanno risposto alle domande nel corso degli interrogatori. Tra questi anche il sindaco di San Biagio Platani, Santo Sabella, che si non si è avvalso della facoltà di non rispondere.
A proposito di Sabella è di oggi la notizia del provvedimento di sospensione nei suoi confronti, provvedimento emesso dalla Prefettura di Agrigento. Il primo cittadino sanbiagese è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Quest’ultimo si è difeso circa l’accusa di aver incontrato il capomafia del paese agrigentino, Giuseppe Nugara. In sostanza Sabella avrebbe detto che la sua attività era mirata alla creazione di posti di lavoro per il paese afflitto dalla piaga della disoccupazione.
“Sentito” anche il presunto boss di Castronovo, Giovanni Gattuso, finito in manette con l’accusa di associazione mafiosa che ha negato ogni suoi coinvolgimento nell’organizzazione