Niente “sconto” di pena per Daniele Lodato, il trentanovenne canicattinese, condannato a 30 anni di reclusione, per l’omicidio del ventiduenne Marco Vinci. Il ragazzo venne ucciso a coltellate al culmine di una lite il 17 giugno del 2017, davanti a un pub, in piazza San Domenico, nel centro storico di Canicattì. Il canicattinese attraverso il suo legale di fiducia, l’avvocato Walter De Agostino, ha proposto un “ricorso straordinario” in Cassazione, portando nuovi elementi di prova. Così come già stabilito un anno fa dalla stessa Corte di Cassazione che aveva messo il sigillo sulla condanna, anche l’attuale ricorso è stato dichiarato inammissibile dai giudici ermellini. Daniele Lodato è stato ritenuto colpevole di omicidio aggravato dai futili motivi e dalla recidiva, con l’esclusione delle circostanze attenuanti generiche.