Valentina Caminneci, Maria Concetta Parello e Maria Serena Rizzo sono le tre funzionarie archeologhe, da tempo in servizio al Parco della Valle dei tempi, che come autrici, hanno dato alle stampe un’importante Saggio, in uscita da Carrocci Editore, sulla Valle dei Tempi, nella Collana “Quality Paperbacks i luoghi dell’archeologia”. Nel volume (148 pagine, 13 euro) le tre studiose non si limitano a raccontare la nascita e quello che ha rappresentato la millenaria Valle dei Tempi ma il Saggio viene arricchito con l‘aggiornamento sulle attuali ultime Campagne di scavo relative soprattutto al nuovo teatro ellenistico venuto recentemente alla luce. Si tratta di un libro destinato ad un pubblico ampio, non solo accademico, una guida critica e aggiornata che espone le vicende legate alla scoperta e alle ricerche condotte nei diversi siti, con un inquadramento storico, geografico e ambientale.
Come si conosce storicamente, l‘antica città venne fondata nel 580 a.C. da abitanti della colonia rodio-cretese di Gela. Akragas divenne presto la città siceliota più importante dopo Siracusa, insieme alla quale inflisse una dura sconfitta ai Cartaginesi nel 480 a.C. Nei decenni successivi alla storica battaglia di Himera, lungo le mura meridionali della città venne costruita la maggior parte di quei grandiosi templi che hanno talmente colpito l’immaginazione di visitatori e studiosi da dare il loro nome all’intera area archeologica. Ma storia e archeologia della Valle dei Templi non si esauriscono certo in essi, né nel periodo della loro costruzione. Il volume racconta anche la lunga storia del sito archeologico e ne illustra i principali monumenti. Cinque sono i capitoli del Saggio: “La costruzione di un mito” ossia l’eternità di Akragas/Agrigento tappa del Grand Tour/Nascita della ricerca archeologica/Dal collezionismo al Museo/Le grandi scoperte del Novecento/La nascita dell’area archeologica/La Valle dei Templi patrimonio dell’umanità.
“Il racconto degli eventi”; dalla fondazione alla distruzione cartaginese (580-406 a.C.)/La distruzione di Akragas alla fine del v secolo a.C./Il IV secolo a.C./Il III secolo a.C./Agrigentum/L’età imperiale/Agrigento nel Mediterraneo tardoantico/La Vita del vescovo Gregorio/La valle nel medioevo.
“I monumenti e la ricerca archeologica” Le mura/L’acropoli di Akragas/L’urbanistica di Akragas/Agrigentum/L’architettura sacra ad Akragas/La gestione delle acque ad Akragas/La città dei morti/L’area pubblica/Il teatro/L’area del ginnasio/L’abitato di età ellenistica e romana/Le terme/Il porto/La valle dopo gli antichi/La città abbandona la valle.
“La fortuna di Akragas”. L’immagine di Akragas tra cinema e letteratura/Empedocle tra storia e mito/Musica per Agrigento/«Nessuno lodi Perillo»/Orlando ad Agrigento
e infine “La Valle dei Templi oggi” ; dal sacco edilizio al premio del paesaggio/Il Parco oggi. Come copertina del nuovo saggio è pubblicata un’immagine del Kouros, ovvero quel famoso giovinetto greco meglio conosciuto come l‘Efebo di Agrigento.
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