Alessandro Noto rientra e carica l’Akragas: “Il peso della maglia si sente, ma siamo pronti”
Alessandro Noto torna finalmente a disposizione dopo due turni di stop forzato. L’attaccante biancazzurro ha lavorato con intensità per rimettersi al meglio:
«Sì, sì, sono a disposizione. Mi sono allenato tutta la settimana. C’è stato un piccolo incidente di percorso, nulla di particolare. Siamo pronti a ripartire più forti di prima».
Con due gare ravvicinate – Scicli in campionato e Margheritese in Coppa Italia – servirà attenzione e gestione delle energie:
«Pensiamo intanto alla partita di domenica. Si va step by step. Prima lo Scicli, poi quando l’arbitro fischierà la fine si penserà alla successiva. Mai commettere l’errore di guardare oltre i 90 minuti».
Sul momento della squadra e sul suo ruolo all’interno dello spogliatoio:
«Stiamo vivendo questo periodo con serenità e consapevolezza delle nostre forze. L’imprevisto è sempre dietro l’angolo, quindi l’attenzione deve restare alta».
Il peso della maglia è un tema ricorrente, ma per Noto è una responsabilità che va abbracciata:
«L’Akragas è sempre un blasone importante e il peso della maglia si sente. Ma bisogna farsi trovare pronti in ogni partita: giocare in certe piazze è anche una caratteristica che bisogna avere».
Da fuori ha osservato l’unica rete subita nell’ultima partita:
«È arrivata in maniera inaspettata, su un tiro non pericolosissimo. La posizione dell’arbitro ha inciso sulla visuale del portiere, si è trovato la palla davanti all’improvviso. Ma l’importante è aver portato i tre punti a casa: un gol in più o in meno conta poco se vinci. Certo, non prendere gol dà sempre soddisfazione, soprattutto a noi difensori, però può capitare».
Domenica si gioca ad Aragona, nuovo terreno di gioco dell’Akragas nella fase transitoria:
«È un buon campo, forse il migliore della provincia per qualità del terreno e struttura. Ci mette nelle condizioni di esprimerci al meglio e domani ci faremo trovare pronti».
Sull’avversario:
«Non conosco molto lo Scicli, ma cambia poco. Si possono chiamare in qualsiasi modo: il nostro approccio deve essere sempre lo stesso, a prescindere dalla classifica. Che siano ultimi o primi, il nostro atteggiamento non deve cambiare. Non possiamo sbagliare sotto il profilo mentale».
Infine, un commento sulla corsa al vertice:
«Il Priolo non molla. Non mi aspettavo sette vittorie consecutive, ma è una squadra tosta, l’ho affrontata l’anno scorso nei play-off: giovani, combattenti, sempre sul pezzo. Onore al merito».
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