Nessuna intesa con il Comune di Montallegro per realizzazione dell’impianto della “Catanzaro costruzioni”, così il Tar ha rinviato l’udienza, in attesa della decisione finale della Giunta regionale, chiamata a valutare se la struttura proposta dalla ditta agrigentina potrà essere realizzata nel rispetto del limite di distanza di 3 km. dal centro abitato. Tutto nasce nel 2017, quando la ditta “Catanzaro Costruzioni S.r.l.” ha chiesto l’avvio del procedimento per il rilascio della documentazione, per la realizzazione di un “Progetto di un impianto integrato per il trattamento e recupero di Frazione organica da raccolta differenziata (Ford), in territorio di Montallegro. L’Arpa ha rilasciato il provvedimento di Via favorevole al progetto, sul presupposto che l’impianto in questione risultasse a distanza di oltre 3 km. dall’abitato. Avverso il provvedimento di Via, l’Associazione Pro Loco del Comune di Montallegro ha promosso ricorso innanzi al Tar Palermo, deducendone diversi profili di illegittimità, tra i quali mancato il mancato rispetto della distanza.
Parallelamente, nell’ambito della successiva conferenza di servizi, finalizzata al rilascio del Paur, il Comune di Montallegro ha espresso il proprio motivato diniego al rilascio del provvedimento finale autorizzatorio. Malgrado il parere negativo del Comune di Montallegro, la conferenza di servizi, si è conclusa con la determinazione motivata del 08.09.2021 in senso favorevole alla ditta agrigentina, proponente sulla base delle posizioni prevalenti delle Amministrazioni coinvolte. Avverso la predetta determinazione di conclusione della conferenza di servizi, il Comune di Montallegro in persona del Commissario straordinario Raffaele Zarbo, con il patrocinio dell’avvocato Girolamo Rubino, ha proposto opposizione.
A seguito della predetta opposizione, la Giunta regionale ha dato mandato alla Segreteria generale della Presidenza della Regione, di indire una riunione con la partecipazione delle Amministrazioni che hanno espresso il dissenso, e delle altre Amministrazioni che hanno partecipato alla conferenza la determinazione conclusiva assunta dalla conferenza di servizi. In esito alla predetta riunione l’Arta, per il proprio rappresentante, ha chiesto di riconvocare una riunione per riesaminare il progetto di che trattasi alla luce delle difese del Comune e della documentazione prodotta dalla stessa ditta Catanzaro. Secondo quanto sostenuto dal Comune di Montallegro, difeso dall’avvocato Rubino, la conferenza di servizi non ha verificato l’effettiva distanza dell’impianto dal centro abitato determinata con la delibera commissariale, e che in ogni caso, anche dagli stessi elaborati della ditta “Catanzaro” si evincerebbe che l’impianto è destinato a sorgere ad una distanza inferiore a quella legalmente prevista.
Tuttavia, con nota del 7.12.2021 l’Amministrazione regionale si è limitata a riconfermare le proprie precedente determinazioni senza raggiungere alcuna intesa con il Comune di Montallegro in ordine alle censure sollevate contro l’impianto in questione. Nel frattempo, in vista dell’udienza di trattazione del ricorso promosso dalla Pro Loco di Montallegro, il nuovo sindaco Giovanni Cirillo ha conferito mandato all’avvocato Rubino per intervenire nel giudizio pendente innanzi al Tar Palermo per sostenere l’illegittimità dell’impianto in questione. Su richiesta congiunta del difensore del Comune di Montallegro e degli avvocati della Pro Loco, il Tar Palermo, ha ritenuto opportuno rinviare la propria decisione in ragione della contestuale pendenza del procedimento di opposizione pendente innanzi alla Giunta Regionale, che potrebbe risultare dirimente ai fini dell’esito del giudizio.