Magneti da frigorifero con l’immagine di un boss in smoking che ricorda Al Pacino nel film “Il padrino” e sotto scritto “il padrino sono io”, la foto attaccata alla parete di Al Pacino, sempre nel film di Francis Ford Coppola, le foto di animali feroci, il poster di un leone e quello della Vucciria di Guttuso. E poi i libri su Putin ed Hitler. Sono alcune delle cose trovate nel covo di vicolo San Vito a Campobello di Mazara in cui si nascondeva nell’ultimo periodo di latitanza il boss Matteo Messina Denaro. Oltre ai pizzini, documenti e carte, dunque, i carabinieri del Ros hanno trovato una serie di oggetti tra la cucina e il salone.
“Non è una persona per cui possiamo avere troppa pietà. È uno che ha ammazzato tanto, ha sparso tanto sangue, ha ucciso tanti innocenti, il bimbo (il piccolo Giuseppe Di Matteo, ndr), non credo possa pentirsi, che abbia voglia di parlare”. Lo ha detto il Vescovo emerito della Diocesi di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero riferendosi a Matteo Messina Denaro, stamattina all’uscita della parrocchia Madonna di Fatima di Campobello di Mazara, a pochi passi dal vicolo San Vito dove c’era, il covo del boss, arrestato lunedì scorso.
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