LAMPEDUSA. E’ alla fonda a un miglio e mezzo da Lampedusa la nave Mare Ionio, battente bandiera italiana, del progetto Mediterranea, che ieri ha soccorso 49 migranti, tra cui 12 minori, davanti alle coste libiche. L’imbarcazione, che non ha l’autorizzazione allo sbarco, è circondata da tre motovedette, due della Guardia di Finanza e una della Guardia Costiera. Ieri Mediterranea aveva chiesto alle autorità italiane un “porto sicuro”, prima di fare rotta verso Lampedusa.
Militari della Guardia di Finanza si trovano a bordo della Mare Ionio. I militari sono saliti quando la nave si è fermata alla fonda a mezzo miglio da Lampedusa e stanno svolgendo, secondo quanto riferiscono i volontari della Ong, un’ispezione relativa alla documentazione di bordo.
IL SINDACO DI LAMPEDUSA, MARTELLO: FATELI SBARCARE
“La nave Mare Ionio è italiana e il nostro porto è aperto e pronto ad accoglierla. I migranti salvati in mare vanno fatti sbarcare, curati e rifocillati”. Lo dice il sindaco di Lampedusa Totò Martello. “La nave Mare Jonio ha bandiera italiana e non si può tenere questa imbarcazione fuori da un porto italiano. Questo è il primo punto. Poi si pone un problema di sbarco di migranti. Qui deve intervenire la capitaneria di porto che deve salire a bordo e valutare”, dice Martello. “Mi chiedo però – aggiunge il sindaco di Lampedusa – perchè il 6 e 7 marzo scorsi sono entrate in porto due barche senza bandiera, non italiane, e i migranti sono stati prelevati e accompagnati dai carabinieri nel centro di accoglienza”.
IL MINISTRO SALVINI: QUI NON METTONO PIEDE
“Possono essere curati, vestiti, nutriti. Gli possiamo dare ogni genere di conforto ma in Italia con il mio permesso non mettono piede”. Così il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini respinge la richiesta della nave Mare Ionio di avere un porto. A bordo dell’imbarcazione della ong Mediterranea Saving Humans una cinquantina di migranti soccorsi in acque Sar libiche. “Questa non è stata un’operazione di salvataggio. Questo è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina” ha aggiunto Salvini, rimarcando che “questa è la nave dei centri sociali, perché a nome della nave sta parlando Luca Casarini”.
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