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Home » dalla città » Musica ad alto volume fine a notte, scatta l’ordinanza del sindaco Micciché

Musica ad alto volume fine a notte, scatta l’ordinanza del sindaco Micciché

23 Luglio 2022
in dalla città, evidenza
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C’è l’ordinanza sindacale. Sulla base del regolamento che disciplina gli orari delle emissioni sonore dei pubblici esercizi e delle attività di svago “al fine di tutelare la quiete e la vivibilità all’interno dei centri abitati”, i locali in cui si somministrano bevande e alimenti devono spegnere la musica a mezzanotte. L’ordinanza emessa il 20 luglio 2022, da una parte regola la movida, dall’altra tutela il quieto vivere dei residenti. Nel dettaglio: il volume della musica in spazio esterno non deve superare i 70 decibel fino alle ore 22, e i 60 decibel dalle 22 fino all’orario di chiusura. In aree prevalentemente residenziali, il limite è di 55 db fino alle ore 22, e di 45 db dopo le ore 22. Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e domenica vi è l’obbligo di ridurre il volume dalle ore 23, il venerdì dalle ore 24, il sabato e i prefestivi dalle ore 00:30, ma nelle località non balneari dalle 24. Le zone balneari sono: San Leone, Cannatello, Zingarello e Maddalusa. E’ ammesso continuare le emissioni musicali sino a 30 minuti dopo i limiti esclusivamente con sottofondo musicale rigorosamente basso, al solo fine di intrattenere il pubblico, senza arrecare disturbo al riposo delle persone.

I locali pubblici possono chiudere alle ore 2 da domenica a giovedì, alle  3 venerdì, sabato e prefestivi. L’ordinanza sarà in vigore dal prossimo primo agosto e dispone “che le deroghe (anticipazioni e/o protrazioni) agli orari di chiusura e/o di apertura concesse prima dell’entrata in vigore dell’ atto, cessano di avere efficacia alla data di entrata in vigore; di dare atto- si legge- che la presente ordinanza sostituisce per il periodo di vigenza ogni precedente disposizione comunale in materia di orari di apertura e chiusura degli esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande e delle attività ad essi collegate ed equiparate, nonché delle attività di pubblico spettacolo ed intrattenimento”. “Nelle ore serali e notturne- si legge- esiste la necessità di un opportuno equilibrio tra i contrapposti interessi di frequentatori e residenti, mediante una ridefinizione degli orari di chiusura dei locali pubblici e della disciplina in materia di impatto acustico. Se da un lato occorre favorire l’ordinato svolgimento delle attività di divertimento e di aggregazione sociale, come pure le iniziative economiche di settore, dall’altro, non si deve trascurare il dovere di assicurare la qualità della vita urbana, le esigenze di igiene e la quiete pubblica, quali diritti individuali e di interesse collettivo; ed anche, che, è opportuno garantire, soprattutto nelle aree pubbliche in cui sono più intense le attività di socializzazione, il decoro ambientale, mediante la puntuale e corretta raccolta dei rifiuti prodotti collateralmente dalle attività economiche”. L’ordinanza richiama, poi, quelle attività che da ristoranti si trasformano in sale da ballo ricordando che “occorre la licenza del questore, senza non si possono dare in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico [rappresentazioni teatrali] o cinematografiche, accademie, feste da ballo, corse di cavalli, né altri simili spettacoli o trattenimenti, e non si possono aprire o esercitare circoli, scuole di ballo e sale pubbliche di audizione. Per eventi fino ad un massimo di 200 partecipanti e che si svolgono entro le ore 24 del giorno di inizio, la licenza è sostituita dalla segnalazione certificata di inizio attività”. A chiedere, tra gli altri, interventi sulla movida “rumorosa” nella località su San Leone è stato il presidente della commissione turismo, sport  e spettacolo, Carmelo Cantone.

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