Movida e frastuono notturno, Confcommercio chiede regole

Regole certe per evitare che la «movida» si trasformi in un fenomeno «fastidioso» per gli agrigentini. È quello che chiede il presidente di Confcommercio, Francesco Picarella all’amministrazione comunale. “Agrigento – dice l’esponente dell’associazione dei commercianti – deve avere regole certe per favorire la nascita ed il mantenimento di imprese e dare certezza ai residenti e villeggianti».

Regole certe sull’emissione sonora. «La musica da discoteca fino a tarda notte – aggiunge Picarella – è inaccettabile, altrettanto inammissibile avere una città senza i giusti momenti di intrattenimento che risulterebbe spenta, invivibile non a misura di turista».  Poi c’è il fenomeno della sosta selvaggia. «Da qualche tempo – spiega Confcommercio – subiamo scene squallide come il parcheggio sulla rampa di lancio delle barche al porticciolo, l’abbandono di bottiglie di vetro sul ciglio della strada, di cartoni della pizza sull’aiuole e perfino chi, in preda al delirio alcolico, si lascia andare ad urla notturne o chi all’ennesima rissa con intorno la folla che inneggia e assiste inerme. Scene di routinario delirio nelle notti di un qualsiasi weekend estivo della città dei templi. Non si può andare avanti in questo modo con la mancanza di regolamenti e controlli che possano garantire la certezza di fare impresa con il sacrosanto diritto al riposo ed una città vivibile».

A questo punto, Picarella propone delle soluzioni. «Nell’ottica di trovare una sintesi tra due esigenze solo apparentemente contrapposte – afferma il presidente di Confcommercio – è assolutamente necessario regolamentare da un lato, i legittimi interessi di chi desidera fare impresa in questo ambito nella nostra città, e dall’altro chi da cittadino, desidera, e ne ha tutto il diritto, vivere in una città civile in cui siano garantite condizioni di vivibilità e di sicurezza. Le imprese devono poter essere alleate strategiche: imprese con le quali sottoscrivere un patto per un intrattenimento sostenibile e attrattivo. L’aspetto dell’inquinamento acustico non è il solo che bisogna affrontare, occorre avere una città organizzata e certezza delle regole anche sulla vendita di alcolici, sui parcheggi, sul traffico, piani di emergenza e soprattutto sulla regolamentazione del commercio. Per questo – conclude il presidente di Confcommercio – invitiamo l’amministrazione ad organizzare un tavolo di concertazione per stilare le relative ordinanze di cui il territorio urbano necessita. Da parte nostra siamo pronti a collaborare, indicare criticità, e porre le giuste soluzioni».

Il sindaco Lillo Firetto ha già firmato un’ordinanza sulla regolamentazione degli orari di chiusura e delle emissioni sonore dei pubblici esercizi e delle attività di svago al fine di tutelare la quiete e la vivibilità all’interno dei centri abitati. Tra gli obblighi fissati per le strutture individuate come generanti impatto acustico esterno, quindi che hanno impianti di amplificazione per la musica o comunque svolgono trattenimenti o inducono la clientela a stazionare all’esterno della propria attività, la chiusura alle 2 di notte da domenica a giovedì mentre potranno lavorare fino alle 3 venerdì, sabato e prefestivi. Questi orari valgono anche per le discoteche, ma sarà comunque possibile chiedere una deroga per «esigenze motivate» Privi di limitazion saranno invece tutte le attività che svolgono le attività al chiuso, mentre le sale giochi dovranno chiudere alle 2 tutti i giorni.