La mostra dal 13 dicembre 2025 all’8 marzo 2026 alle Fabbriche Chiaramontane, via San Francesco d’Assisi 1 – Agrigento. Ingresso libero.
Nell’ambito delle iniziative collegate all’evento Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 l’Assessorato ai Beni Culturali ed I.S. della Regione Siciliana e il Parco Archeologico Valle dei Templi di Agrigento presentano la mostra fotografica “Insulae Aqua”. Gianni Berengo Gardin e Filippo Romano, a cura di Alessandra Klimciuk, che sarà aperta al pubblico dal 13 dicembre 2025 all’8 marzo 2026. La mostra alle Fabbriche Chiaramontane è la prima esposizione pubblica dopo la scomparsa del grande maestro indiscusso della fotografia internazionale, Gianni Berengo Gardin, che l’edizione agrigentina, dopo le tappe di Milano e dell’Istituto Italiano di Cultura a Londra, intende omaggiare simbolicamente con una selezione ancora più ricca di opere inedite e vintage print.
In una sequenza narrativa di quasi settanta opere fotografiche dagli inediti in bianco e nero di Berengo Gardin del 1991 alla ricerca contemporanea di Filippo Romano realizzata tra il 2021 e il 2024 espressamente per questo progetto, si intrecciano volti e resilienza della vita quotidiana degli abitanti di Linosa. Un progetto espositivo che racconta la relazione profonda tra uomo, paesaggio e identità e celebra la geografia unica dell’Italia costellata da isole e le radici profonde della cultura del Mediterraneo, che di isole ne custodisce quasi duecento. Un percorso visivo e narrativo che parla di comunità, identità, territorio e sostenibilità. Gianni Berengo Gardin ricordava solo pochi mesi fa che “questo reportage è rimasto a lungo inedito. Tranne un paio di stampe, tutte le altre sono rimaste per molti anni chiuse in una scatola nel mio archivio. Sono molto felice che grazie alla perseveranza di Alessandra Klimciuk, finalmente siano state riportate alla luce ed esposte al pubblico.
Una testimonianza di quanto gli archivi fotografici siano qualcosa di vivo e attuale, in cui si possono scoprire sempre nuove storie che contribuiscono a perpetuare la nostra memoria collettiva. Piccoli e grandi tesori, ancora più preziosi nel caso di questa remota ma profondamente unita comunità”. Un nucleo commovente di immagini che, restituendo la spiritualità e il calore della comunità isolana che celebra il Natale, trasforma la semplicità in valore e la memoria in racconto collettivo. Il tempo sospeso che regola la vita di un’isola remota crea un legame sottile con l’indagine fotografica che Filippo Romano – conosciuto a livello internazionale grazie anche a due partecipazioni alla Biennale di Venezia e famoso per i suoi documentari fotografici e reportage di architettura – realizza tra il 2021 e il 2024, oltre trent’anni dopo Gardin. Questa indagine fotografica mette in dialogo il mare e l’identità materica di un’isola vulcanica con quella dei suoi abitanti.
La capacità narrativa di Filippo Romano utilizza la più classica tradizione del ritratto fotografico insieme al rigore compositivo che è la cifra stilistica del suo modo di fotografare insieme a una cura che cesella ogni dettaglio con grande raffinatezza e delicatezza, che ritroviamo negli scatti dedicati allo spazio architettonico e di paesaggio. La narrazione dell’isola più remota e isolata d’Italia include una project room realizzata con la preziosa collaborazione di un gruppo di giovani linosani: pietre basaltiche, licheni, regali del mare, quaderni di scuola, poesie e canzoni raccontano il legame ancestrale della comunità isolana con gli elementi di acqua e terra.
Insulae Aqua è una straordinaria testimonianza del vivere altrove. Una mostra che racconta la resilienza di una comunità isolata, in cui il tempo sospeso è dominato dalle condizioni del mare e dalla difficoltà degli approdi, dove la natura maestosa e la vitalità della biodiversità sono il patrimonio prezioso di quest’isola unica, modello di economia circolare e sostenibilità. Per i visitatori più piccoli sarà disponibile la scheda ludico-didattica Kids Artour. La mostra è accompagnata da un volume a cura di Alessandra Klimciuk, pubblicato da Moebius in una seconda edizione aggiornata con il progetto grafico di Andrea Lancellotti. Oltre al saggio del curatore e alle riproduzioni delle opere esposte, il libro Insulae Aqua è accompagnato dai testi di Daria Bignardi, Gianni Berengo Gardin, Filippo Romano ed Elisabetta Polezzo e sarà in vendita al bookshop delle Fabbriche Chiaramontane e online su tutte le piattaforme.
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