Moncada Agrigento, cala il sipario: Fidenza passa, Fortitudo fuori dai giochi
Si spegne al Palamoncada la stagione della Fortitudo Agrigento. Fidenza vince 91-83 e conquista il pass per la sfida contro Ruvo, estromettendo Agrigento dai play-in in una serata amara per i biancazzurri. Un epilogo deludente, figlio di una prestazione altalenante e di troppi blackout che hanno condannato la squadra di Quilici nonostante il cuore messo in campo.
La gara era iniziata con buoni segnali: Martini e Scarponi accendono il motore della Fortitudo, ma Valdo dall’altra parte punisce con tre triple pesanti, mettendo in chiaro che Fidenza non è arrivata ad Agrigento per fare da comparsa. Il primo quarto si chiude sul 24-23, dopo un botta e risposta continuo. Nel secondo parziale è Fidenza a trovare il primo vero allungo (41-43 all’intervallo), approfittando di un break di 7-0 e di un momento di appannamento offensivo dei padroni di casa, che comunque si tengono in partita grazie alla superiorità a rimbalzo (24-15 nella prima metà) e agli assist (12 contro 5).
Il terzo quarto è il punto di rottura. La Fortitudo rientra dagli spogliatoi come svuotata: palle perse, errori banali e una zona di Fidenza che manda fuori giri l’attacco. I giovani under degli ospiti spingono sul gas, il parziale è devastante e si arriva anche al -11. Solo Morici prova a scuotere i compagni, ma la nebbia su Porto Empedocle sembra troppo fitta. Quilici prova a mischiare le carte inserendo Peterson e Piccone, ma l’inerzia resta in mano agli emiliani.
Nel quarto periodo la Fortitudo si aggrappa alla disperazione e alla grinta: Romeo e Scarponi suonano la carica e il Palamoncada si trasforma in una bolgia. Si torna a -3 con sei minuti da giocare. Ma nel momento più caldo, Agrigento spreca ben cinque extrapossessi e perde il treno per l’aggancio. A quel punto Valdo (18 anni, già decisivo contro Vicenza nel primo turno) piazza un gioco da tre punti, e Restelli chiude i conti con una tripla glaciale. L’83-91 finale fotografa l’amarezza di una partita combattuta ma persa nei dettagli e nei momenti chiave.
Prestazione mostruosa di Scarponi (27 punti) e ottima anche quella di Romeo (18), ma non è bastato. Resta la freddezza dei numeri: 14 su 14 ai liberi per la Fortitudo, ma troppe palle perse (almeno 15), troppa discontinuità e una difesa che per lunghi tratti ha concesso troppo.
Il commento finale di Adolfo Sanfilippo è una sentenza amara ma lucida: “È più giusto che Fidenza vada a disputare la gara contro Ruvo.” Agrigento saluta così una stagione che, dopo un buon avvio, si chiude con la sensazione di aver lasciato qualcosa per strada. Ph Nino Piraneo
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