Sessanta superstiti, decine di dispersi. Aperta un’inchiesta per naufragio colposo
Un’altra tragedia nel Mediterraneo centrale. Il bilancio, ancora provvisorio, parla di 27 vittime – tra cui una bambina di un anno e tre adolescenti – nel naufragio di due barconi avvenuto ieri a circa 14 miglia da Lampedusa, in area Sar italiana. Sessanta persone sono state salvate e trasferite all’hotspot di contrada Imbriacola; quattro di loro sono ricoverate al Poliambulatorio per fratture non gravi.
Secondo i racconti dei sopravvissuti, le due imbarcazioni – partite la sera precedente da Zawya, in Tripolitania – trasportavano tra i 90 e i 100 migranti, in gran parte provenienti da Pakistan, Somalia e Sudan. Una delle barche, durante la traversata verso la Sicilia, avrebbe iniziato a imbarcare acqua e poi si sarebbe capovolta. Alcuni passeggeri sarebbero riusciti a salire sull’altra imbarcazione, già sovraccarica, che poco dopo si è rovesciata a sua volta.
Il primo allarme è stato lanciato verso mezzogiorno, quando un elicottero della Guardia di Finanza ha avvistato uno dei due barconi semiaffondato. Sul posto sono intervenute le motovedette della Guardia Costiera, della Finanza e di Frontex, coordinate dal Centro secondario di soccorso marittimo di Palermo. In mare hanno operato cinque unità navali, un elicottero e due velivoli. Alcune salme sono state recuperate immediatamente, altre nel corso della giornata, due delle quali all’interno di uno scafo.
La Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta per naufragio colposo. «I morti sono tanti – racconta Francesca Saccomandi, operatrice di Mediterranean Hope – abbiamo incontrato una madre che ha perso il marito e la figlioletta, e una giovane donna che ha visto annegare la sorella minore. Molti ci hanno detto di aver bevuto acqua di mare per ore».
Duro il commento del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: «Questa ennesima tragedia conferma l’urgenza di prevenire, sin dai Paesi di partenza, viaggi così pericolosi». La premier Giorgia Meloni parla di «sgomento e compassione» e rilancia l’impegno del governo «a contrastare i trafficanti di esseri umani, prevenendo le partenze irregolari e gestendo i flussi migratori».
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