Tre cadaveri, in avanzato stato di decomposizione, sono stati rinvenuti negli ultimi giorni, sulla spiaggia di Rodia, al largo dell’isola di Filicudi e tra Patti e Vulcano, nel Messinese. Sono intervenuti i militari della Capitaneria di porto e i carabinieri. Non è escluso che i tre cadaveri possano essere dei dispersi del naufragio verificatosi il 10 aprile in acque Sar maltesi. Quarantasei le persone, partite da Sfax in Tunisia, che viaggiavano su un barchino che si è capovolto a causa delle condizioni proibitive del mare.
La Guardia costiera, quel giorno, soccorse 23 superstiti e raccolse 8 cadaveri fra cui quello di una bambina di 6 anni. Uno dei migranti sbarcati a Lampedusa è morto, nelle ore successive, al Poliambulatorio dell’isola. I naufraghi, allora, parlarono di circa 15 dispersi. Investigatori e Prefettura di Agrigento sono adesso in attesa degli esiti delle ispezioni cadaveriche per poter comprendere se le condizioni dei corpi e lo stato di putrefazione siano compatibili o meno con i tempi del naufragio.
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