Il sindaco confessa di non sentire più l’affetto della gente. «A causa dei continui passaggi formali, fatichiamo a dare delle risposte alla comunità».
Se uno sceneggiatore avesse proposto un film di questo tenore, gli avrebbero stracciato il copione in faccia: un sindaco che nei primi dodici mesi di governo riesce a fare ben poco perchè si scontra con la burocrazia. E invece è tutto vero: un anno vissuto a spulciare scartoffie. È questo, quello che Francesco Miccichè compie oggi a Palazzo dei Giganti, dove è successo tutto e il contrario di tutto. E siamo solo agli inizi di questa avventura.
Era il 20 ottobre del 2020 quando Miccichè, registrata una vittoria schiacciante, si presentava con accanto la moglie, nell’Ufficio elettorale di via Gerlando Scimè per l’investitura ufficiale a capo del governo cittadino. Con lui finiva il mandato di Lillo Firetto, adesso a capo di quel che resta di un minuto gruppetto di opposizione. Inizialmente minato dalle incertezze e dai tentennamenti, adesso però sembra essere cambiato tutto, a cominciare dai rapporti con la gente.
Il primo cittadino, dodici mesi dopo la sua elezione, traccia un bilancio dell’attività svolta a Palazzo dei Giganti.
“E’ stato un anno molto intenso – ammette Francesco Miccichè – volato via per la mole di lavoro a cui siamo stati chiamati”. Miccichè confessa di non sentire più l’affetto della gente. “Adesso percepisco un’aria diversa, considerato che a causa di continui passaggi formali non riusciamo a dare risposte celeri alla gente”.
Dodici mesi in cui spicca il passaggio della gestione del servizio idrico ai sindaci, un aspetto fondamentale per Miccichè, visto che adesso si potrà “finalmente sbloccare (ad Agrigento se ne parla da 20 anni) il progetto di rifacimento della rete idrica, per un ammontare di circa 50 milioni di euro”.
Presto -riferisce il sindaco – la Regione Siciliana firmerà un decreto per dare il via a questo progetto che tra l’altro permetterà di appaltare i lavori e rifare le strade interessate dagli scavi. Tutto questo – chiarisce ancora il primo cittadino – grazie ai rapporti con il presidente della Regione Nello Musumeci”.
Ed a proposito di cifre, Franco Miccichè fa riferimento anche ai 15milioni di euro gestiti per i servizi sociali. Diverso il discorso sul sistema della raccolta dei rifiuti. Su questo tema il primo cittadino aveva vinto le elezioni promettendo una rivoluzione del servizio. “Oggi purtroppo – ammette egli stesso – siamo riusciti a fare ben poco per i soliti scogli burocratici, abbiamo però incontrato i comitati dei quartieri i quali ci hanno chiesto pochi cambiamenti”. Non nasconde amarezza Francesco Miccichè, che da medico ricorda come scontrarsi con la burocrazia lo ha toccato tanto. Ammette gli errori fatti, molti dei quali per inesperienza. Riguardo alla Giunta conferma di voler andare avanti con l’attuale squadra.