Ha risposto, difendendosi dalle accuse, l’empedoclino di 34 anni, arrestato nel giugno dello scorso anno, con l’accusa di aver picchiato e abusato della ex compagna.
L’uomo ha dichiarato, davanti ai giudici, di essersi difeso dall’aggressione della donna e che proprio per questo la stessa “ha riportato delle lesioni”.
L’empedoclino non ha saputo però spiegare le tracce organiche trovate nelle parti intime della ex che lo accusa e ha dichiarato “di aver temuto per la mia vita. Mi stava strangolando. Ho avuto paura”.
Secondo la ricostruzione dei fatti l’empedoclino sarebbe andato a casa della donna ubriaco e l’avrebbe prima strattonata e poi violentata obbligando la figlia a chiudersi in camera, figlia che ha confermato la versione della madre.
L’empedoclino ha dichiarato: “Sono andato a casa sua per trovare nostra figlia perchè avevo saputo che stava frequentando un ragazzo e volevo capire come stavano le cose. Poi la mia ex mi ha aggredito e mi ha colpito tanto che mi sono dovuto difendere”.
L’uomo è stato mandato a processo con rito immediato.