Marco Savatteri: Di Nuovo Dea – La Storia dei Tesori di Morgantina
Il regista Marco Savatteri, originario di Agrigento, ha presentato ieri sera al Teatro Antico di Morgantina uno spettacolo davvero emozionante per l’Archeoclub: “Di Nuovo Dea. La storia dei tesori ritrovati”. La pièce teatrale, svoltasi nell’ambito della rassegna Morgantina Rivive, organizzata dall’Archeoclub Aidone-Morgantina, ha suscitato grande entusiasmo tra il pubblico, composto da un migliaio di spettatori, tra cui il giudice Silvio Raffiotta.
La trama dello spettacolo racconta la vicenda intricata e giudiziaria che ha portato al recupero dei tesori archeologici trafugati da Morgantina e restituiti ad Aidone. Questa storia coinvolge i cittadini, veri protagonisti dell’episodio, e l’opera è stata ideata da Marco Savatteri, che è anche direttore artistico dell’Archeoclub Aidone-Morgantina dal 2022. Il regista ha condotto un laboratorio teatrale ad Aidone coinvolgendo i cittadini e alcuni dei protagonisti della battaglia civile che ha accompagnato l’inchiesta giudiziaria per il recupero dei beni archeologici trafugati.
La trama si basa sul libro “Caccia ai tesori di Morgantina” di Silvio Raffiotta, il giudice che ha portato avanti l’inchiesta sui beni trafugati, e proprio lui è stato l’ospite d’onore della prima rappresentazione. La pièce coinvolge i protagonisti coinvolti nella battaglia civile per riportare a casa i tesori, creando un coinvolgimento emotivo per tutta la comunità.
Marco Savatteri ha lavorato con un gruppo di cittadini volontari di Aidone da febbraio 2023, portando con sé docenti e attori per sperimentare un nuovo approccio di teatro sociale coordinato dall’Archeoclub. L’idea di mettere in scena la storia di Morgantina è nata dalla risposta entusiasta della cittadinanza, con persone di tutte le età che hanno fornito particolari inediti sulla vicenda.
Il fulcro del lavoro teatrale è il ritrovamento degli Acroliti, sculture in marmo trafugate dai tombaroli nel 1979 e finite in America. Il libro di Silvio Raffiotta è stata l’ispirazione principale per tutto il dramma.
Durante gli incontri teatrali, Marco Savatteri ha scoperto e coinvolto anche la signora Lilia Raffiotta, la docente che nel 1994 con i suoi alunni scrisse una lettera al magnate belga-americano che aveva acquistato gli Acroliti. La lettera, che finì sui media e commosse molti, chiedeva la restituzione degli Acroliti, che rappresentavano un tesoro prezioso per la comunità di Aidone. Uno degli studenti di quella classe, Simone Caristia, interpreta la parte dell’archeologo nello spettacolo.
Sul palco sono saliti anche altri cittadini di Aidone, come Enza Minoldi, di 82 anni, che ha seguito da vicino l’intera vicenda, e Vincenzo Camiolo, Angelo Drago, Giusy Chiaramonte, Maria Rosa Restivo e Sara Minicleri, membri dell’Archeoclub. Complessivamente, ben 30 artisti di tutte le età hanno preso parte alla rappresentazione, affiancati da nove attori professionisti di Savatteri Produzioni.
Lo spettacolo è stato un modo per ricordare e condividere la storia di tutta la comunità, ripercorrendo gli avvenimenti e la passione che ha animato gli abitanti di Aidone fin dagli anni ’70, quando circolavano leggende e avventure incredibili riguardanti i tesori ritrovati e i tombaroli esperti.
Marco Savatteri ha dichiarato che questa è stata una grande scommessa, testimoniando la gloria di Morgantina antica attraverso una storia contemporanea vissuta e amata da tutti gli aidonesi. Il regista ha sottolineato l’importanza di valorizzare il patrimonio culturale e storico della Sicilia, affinché le nuove generazioni possano apprezzare e proteggere i loro tesori.
La Presidente dell’Archeoclub di Aidone, Maria Calcagno, si è augurata che questo sia un anno speciale, poiché per la prima volta si è narrata la gloria di Morgantina antica attraverso una storia contemporanea, vissuta e amata da tutti gli aidonesi, sottolineando l’orgoglio di essere protagonisti di un amore vero per la cultura e le radici del territorio.
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