Si è svolta questa mattina a Comitini, alla presenza del prefetto Filippo Romano e di tutte le più alte cariche civili, militari e religiose della provincia di Agrigento, la manifestazione provinciale del 4 Novembre, festa dell’Unità nazionale e delle Forza armate. In Piazza Umberto I° un gruppo di corridori, partito dalla “Petra di Calathansuderj”, luogo dove venne issata per la prima volta il tricolore, hanno consegnato la bandiera a un agente della Polizia di Stato ed a un finanziere che si sono occupati di eseguire l’alzabandiera, mentre l’Inno di Mameli è stato eseguito dalla Fanfara del 6° Reggimento Bersaglieri di Trapani.
“E’ una giornata storica per la nostra comunità, non solo perchè siamo stati scelti per la cerimonia ma anche per l’inaugurazione del museo del tricolore, motivo di orgoglio perché risveglia sentimenti di coesione ed Unità Nazionale”, il commento del sindaco Nigrelli a margine della cerimonia. Durante la cerimonia è stata deposta una corona di alloro al Monumento ai Caduti, accompagnata dal Silenzio d’ordinanza. Momento atteso, come da tradizione, in occasione della festa la consegna delle onorificenze di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana. Complessivamente 9.
I nuovi Cavalieri dell’ordine al merito della Repubblica italiana sono: il sostituto commissario della Questura di Agrigento Gaetana Brucculeri; Federica Salvo di Property manager del Fai (Fondo ambiente Italiano); il medico chirurgo Vito Maggio; il funzionario dell’Inail di Agrigento Maurizio Bonomo; il luogotenente dell’Arma dei carabinieri Francesco Travali, responsabile dell’aliquota carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Agrigento; il luogotenente dei carabinieri Paolo Calatozzo; il dottore commercialista Carmelo Lo Bello; l’assistente capo coordinatore della polizia Penitenziaria Giuseppe Giovanni Girasole e Venere Sgarito, funzionario economico contabile alla Ragioneria territoriale dello Stato di Agrigento.
Onorificenze consegnate dal prefetto Filippo Romano, dal procuratore Giovanni Di Leo, dal questore Tommaso Palumbo, dai comandanti provinciali di carabinieri e guardia di finanza, Nicola De Tullio e Edoardo Moro, dal capitano di fregata della Capitaneria di porto Agazio Tedesco e dai sindaci di Agrigento e Comitini, rispettivamente Franco Miccichè e Luigi Nigrelli.
Alla manifestazione hanno partecipato anche le associazioni combattentistiche e d’Arma, gli alunni delle scuole di Comitini e una rappresentanza di alunni delle scuole di Grotte e Racalmuto. La giornata si è conclusa con la cerimonia d’inaugurazione del Museo del Tricolore allestito presso il Palazzo Baronale Bellacera che ospita cimeli e documenti d’epoca alcuni dei quali donati dalla famiglia di Vincenzo Macaluso, patriota ed ispiratore della rivolta culminata con diverse vittime.
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