AGRIGENTO. “Molti cittadini, della cosiddetta fascia protetta, della provincia – sostengono Giovanni Principe del Tdm e Pippo Spataro di Cittadinanzaattiva – hanno segnalato e chiesto più volte alla nostra associazione perché ancora ad oggi, alle porte dell’inverno con la temperatura che e scesa notevolmente, molti anziani non hanno ancora ricevuto ed iniettato dal proprio medico di base il cosiddetto vaccino antinfluenzale. La mancanza di tale vaccino, segnalata da molti anziani, e non ancora del tutto distribuito alla fascia protetta, fa affollare ogni giorno, pericolosamente per il contagio, gli studi medici di base, che chiedono a gran voce e giustamente preoccupati tale immunoprofilassi, anche perché i più esposti alle conseguenze della influenza sono le persone anziane con tutte le patologie le malattie e le conseguenze che ne derivano, aprendo così la porta alla pandemia del covid 19 che può colpire in modo mortale la parte più debole della nostra società gli over 70. A questa mancanza – concludono Principe e Spataro – va aggiunta la inesistenza ad oggi dei vaccini antiinfluenzali nelle farmacie di questa provincia che, se acquistate e distribuite a tutta la popolazione degli under 70, metterebbe più in sicurezza dal virus l’altra parte della nostra società”.
Per l’Asp replica la dirigente del servizio, la dottoressa Gina Bosco. “L’ordine per i vaccini è stato fatto dall’Azienda nel mese di settembre. Abbiamo acquistato 131 mila flaconi, ma al momento le aziende interessate hanno fornito solo 80 mila vaccini, regolarmente distribuiti sul territorio e somministrati. Nei prossimi giorni attendiamo altre forniture che avvengono in maniera scaglionata. I ritardi sono dovuti alle sdoganalizzazioni a cui segue l’approvazione dell’Aifa”.
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